Volume 3

Edizione Giuntina
    allevato con esso loro sotto la disciplina dello Squarcione. Il
    qual Marco fece in Padova ne' Frati Minori una loggia che serve
    loro per capitolo, et in Pesero una tavola che è oggi nella chiesa
    nuova di S. Giovanni Evangelista; e ritrasse in uno quadro Guido-
5   baldo da Montefeltro quando era capitano de' Fiorentini. Fu si-
    milmente amico del Mantegna Stefano pittor ferrarese, che fece po-
    che cose ma ragionevoli; e di sua mano si vede in Padoa l'ornamento
    dell'arca di S. Antonio, e la Vergine Maria che si chiama del Pilastro.
    Ma per tornare a esso Andrea, egli murò in Mantoa e dipinse per
10   uso suo una bellissima casa, la quale si godette mentre visse. E
    finalmente d'anni 66 si morì nel 1517, e con esequie onorate fu se-
    polto in S. Andrea; e alla sua sepoltura, sopra la quale egli è ritratto
    di bronzo, fu posto questo epitaffio:
    ESSE PAREM HUNC NORIS SI NON PRAEPONIS APELLI
15   AENEA MANTINEAE QUI SIMULACRA VIDES.
    Fu Andrea di sì gentili e lodevoli costumi in tutte le sue azioni,
    che sarà sempre di lui memoria non solo nella sua patria ma in tutto
    il mondo; onde meritò esser dall'Ariosto celebrato non meno per i
    suoi gentilissimi costumi che per l'eccellenza della pittura, dove nel
20   principio del XXXIII canto, annoverandolo fra i più illustri pittori
    de' tempi suoi, dice:
    Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino.
    Mostrò costui con miglior modo come nella pittura si potesse
    fare gli scórti delle figure al di sotto in su, il che fu certo invenzione
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Edizione Torrentiniana
25   Mantova, murò e dipinse per uso suo una bellissima casa, la quale si
    godette mentre che e' visse. Dilettossi ancora de l'architettura et ac-
    comodonne molti suoi amici. Per il che avendo già pieno il mondo di fama
    e di opere, con dispiacere grandissimo di chi lo amava si morì nella età
    di anni LXVI nel MDXVII. E con esequie onorate fu sepelito in Santo
30   Andrea, e gli fu fatto questo epitaffio:
    ESSE PAREM HUNC NORIS SI NON PRAEPONIS APELLI
    AENEA MANTINEAE QUI SIMULACRA VIDES.
    Tiensi ancora memoria grandissima dello onorato viver suo e de'
    costumi lodevoli che egli aveva e dello amore col quale insegnava l'arte
35   agli altri pittori. Lasciò costui alla pittura la difficultà degli scórti delle
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