Volume 3

Edizione Giuntina
    et alcuni Angeli che sono tenuti bellissimi. E nel capitolo si-
    milmente di S. Croce, fatto dalla famiglia de' Pazzi e d'ordine di
    Pippo di ser Brunellesco, fece tutti gl'invetriati di figure che dentro
    e fuori vi si veggiono. Et in Ispagna si dice che mandò Luca al re
5   alcune figure di tondo rilievo molto belle, insieme con alcuni lavori
    di marmo. Per Napoli ancora fece, in Fiorenza, la sepoltura di marmo
    all'Infante fratello del duca di Calavria con molti ornamenti d'in-
    vetriati, aiutato da Agostino suo fratello.
    Dopo le quali cose cercò Luca di trovare il modo di dipignere le
10   figure e le storie in sul piano di terracotta per dar vita alle pitture, e
    ne fece sperimento in un tondo che è sopra il tabernacolo de' Quattro
    Santi intorno a Orsanmichele, nel piano del quale fece in cinque
    luoghi gl'instrumenti et insegne dell'Arti de' Fabricanti con orna-
    menti bellissimi. E due altri tondi fece nel medesimo luogo di rilievo:
15   in uno per l'Arte degli Speziali una Nostra Donna, e nell'altro, per la
    Mercatantia, un giglio sopra una balla, che ha intorno un festone di
    frutti e foglie di varie sorti, tanto ben fatte che paiono naturali e non
    di terracotta dipinta. Fece ancora, per messer Benozzo Federighi
    vescovo di Fiesole, nella chiesa di S. Brancazio, una sepoltura di
20   marmo, e sopra quella esso Federigo a giacere ritratto di naturale e
    tre altre mezze figure; e nell'ornamento de' pilastri di quell'opera
    dipinse nel piano certi festoni a mazzi di frutti e foglie sì vive e na-
    turali che col pennello in tavola non si farebbe altrimenti a olio; et
    invero questa opera è maravigliosa e rarissima, avendo in essa Luca
25   fatto i lumi e l'ombre tanto bene che non pare quasi che a fuoco ciò
    sia possibile. E se questo artefice fusse vivuto più lungamente che non
    fece, si sarebbono anco vedute maggior' cose uscire delle sue mani,
    perché poco prima che morisse aveva cominciato a fare storie e figure
    dipinte in piano, delle quali vidi già io alcuni pezzi in casa sua che mi
30   fanno credere che ciò gli sarebbe agevolmente riuscito, se la morte, che
    quasi sempre rapisce i migliori quando sono per fare qualche giova-
    mento al mondo, non l'avesse levato, prima che bisogno non era, di vita.
    Rimase dopo Luca Ottaviano et Agostino suoi fratelli, e d'Agostino
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Edizione Torrentiniana
    sepoltura del cardinale di Portogallo fece la volta de' medesimi inve-
35   triati di terracotta, dentrovi figure; et al re d'Ispagna mandò opere di
    quella mistura, e figure di tondo rilievo et altri lavori di marmo. A
    Napoli fece la sepoltura dello Infante fratello del re Alfonso e duca di
    Calavria, della quale grandissima parte ne lavorò in Fiorenza.
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