|
|
Aveva Andrea quando morì anni 56. Dolse la sua morte infinita- |
|
|
mente agl'amici et a' suoi discepoli, che non furono pochi, e massi- |
|
|
mamente a Nanni Grosso, scultore e persona molto astratta nell'arte |
|
|
e nel vivere. Dicesi che costui non averebbe lavorato fuor di bottega, |
5 |
|
e particolarmente né a monaci né a frati, se non avesse avuto per ponte |
|
|
l'uscio della volta, overo cantina, per potere andare a bere a sua posta |
|
|
e senza avere a chiedere licenza. Si racconta anco di lui che essendo |
|
|
una volta tornato sano e guarito di non so che sua infirmità da |
|
|
S. Maria Nuova, rispondeva agl'amici quando era visitato e diman- |
10 |
|
dato da loro come stava: «Io sto male»; «Tu sei pur guarito», rispon- |
|
|
devano essi; et egli soggiugneva: «E però sto io male, perciò che io |
|
|
arei bisogno d'un poco di febre per potermi intrattenere qui nello |
|
|
spedale agiato e servito». A costui, venendo a morte pur nello spe- |
|
|
dale, fu posto inanzi un Crucifisso di legno assai mal fatto e goffo; |
15 |
|
onde pregò che gli fusse levato dinanzi e portatogliene uno di man |
|
|
di Donato, affermando che se non lo levavano si morrebbe disperato, |
|
|
cotanto gli dispiacevano l'opere mal fatte della sua arte. |
|
|
Fu discepolo del medesimo Andrea Piero Perugino e Lionardo da |
|
|
Vinci - de' quali si parlerà al suo luogo - e Francesco di Simone fio- |
20 |
|
rentino, che lavorò in Bologna nella chiesa di San Domenico una sepol- |
|
|
tura di marmo con molte figure piccole, che alla maniera paiano di |
|
|
mano d'Andrea, la quale fu fatta per messer Alessandro Tartaglia imolese, |