Volume 3

Edizione Giuntina
    egli la fece alta braccia quattro, e posandola in sur un bottone la
    incatenò di maniera che poi vi si poté mettere sopra sicuramente la
    croce; la quale opera finita, fu messa su con grandissima festa e
    piacere de' popoli. Ben è vero che bisognò usar nel farla ingegno e
5   diligenza, perché si potesse, come si fa, entrarvi dentro per di sotto,
    et anco nell'armarla con buone fortificazioni acciò i venti non le po-
    tessero far nocumento. E perché Andrea mai non si stava e sempre
    o di pittura o di scultura lavorava qualche cosa, e qualche volta tra-
    mezzava l'un'opera con l'altra perché meno, come molti fanno, gli
10   venisse una stessa cosa a fastidio, se bene non mise in opera i sopra-
    detti cartoni, dipinse nondimeno alcune cose; e fra l'altre una tavola
    alle Monache di San Domenico di Firenze, nella quale gli parve
    essersi portato molto bene; onde poco appresso ne dipinse in S. Salvi
    un'altra a' Frati di Vallombrosa, nella quale è quando San Giovanni
15   battezza Cristo. Et in questa opera aiutandogli Lionardo da Vinci,
    allora giovanetto e suo discepolo, vi colorì un Angelo di sua mano,
    il quale era molto meglio che l'altre cose; il che fu cagione che An-
    drea si risolvette a non volere toccare più pennelli, poiché Lionardo
    così giovanetto in quell'arte si era portato molto meglio di lui.
20   Avendo dunque Cosimo de' Medici avuto di Roma molte antica-
    glie, aveva dentro alla porta del suo giardino, overo cortile, che riesce
    nella via de' Ginori, fatto porre un bellissimo Marsia di marmo bianco
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Edizione Torrentiniana
    doveva porre per finimento di quello; e mandato per Andrea, innanzi che
    si partisse da loro gli feciono allogazione di detta palla, che fusse di
25   misura di braccia [. . .], e che egli avesse la cura di farla posare in sur un
    bottone et incatenarla di maniera che, volendovi mettere su la croce, la
    potessi reggere. La quale opera Andrea finì e messe su con grandissima
    festa del popolo con fuochi e con molte altre allegrezze. Ma fu mestiero
    adoperarci industria et ingegno nello ordinarla talmente che e' vi si potes-
30   se entrar dentro, et ad armarla con buone fortificazioni, che i venti non le
    nocessero. Sono ancora in detta città molte altre cose lavorate da lui. Di-
    pinse ancora a' Frati di Valle Ombrosa una tavola a San Salvi fuor della
    Porta alla Croce, nella quale è quando San Giovanni batteza Cristo;
    e Lionardo da Vinci suo discepolo, che allora era giovanetto, vi colorì uno
35   Angelo di sua mano, il quale era molto meglio che le altre cose.
    Aveva già Cosimo de' Medici condotto da Roma alcune anticaglie, fra
    le quali aveva messo nel suo giardino, alla porta che riesce nella via de'
    Ginori, un Marsia di marmo bianco impiccato ad un tronco per dovere
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