Volume 3

Edizione Giuntina
    il quale l'opere che di quella si facevano si potessono lungo tempo con-
    servare, andò tanto ghiribizzando che trovò modo da diffenderle dall'in-
    giurie del tempo: perché dopo avere molte cose esperimentato, trovò
    che il dar loro una coperta d'invetriato adosso, fatto con stagno, terra
5   ghetta, antimonio et altri minerali e misture cotte al fuoco d'una forna-
    ce aposta, faceva benissimo questo effetto e faceva l'opere di terra qua-
    si eterne. Del quale modo di fare, come quello che ne fu inventore, ripor-
    tò lode grandissima e gliene averanno obligo tutti i secoli che verranno.
    Essendogli dunque riuscito in ciò tutto quello che disiderava, volle che
10   le prime opere fussero quelle che sono nell'arco che è sopra la porta
    di bronzo che egli sotto l'organo di S. Maria del Fiore aveva fatta
    per la sagrestia; nelle quali fece una Ressur[r]ezzione di Cristo tanto
    bella in quel tempo che, posta su, fu come cosa veramente rara am-
    mirata. Da che mossi i detti Operai, vollono che l'arco della porta
15   dell'altra sagrestia, dove aveva fatto Donatello l'ornamento di quel-
    l'altro organo, fusse nella medesima maniera da Luca ripieno di simili
    figure et opere di terracotta; onde Luca vi fece un Gesù Cristo che
    ascende in cielo, molto bello.
    Ora, non bastando a Luca questa bella invenzione tanto vaga e
20   tanto utile, e massimamente per i luoghi dove sono acque e dove per
    l'umido o altre cagioni non hanno luogo le pitture, andò pensando più
    oltre, e dove faceva le dette opere di terra semplicemente bianche,
    vi aggiunse il modo di dare loro il colore, con maraviglia e piacere
    incredibile d'ognuno. Onde il magnifico Piero di Cosimo de' Medici
25   fra i primi che facessero lavorar a Luca cose di terra colorite - gli fece
    fare tutta la volta in mezzo tondo d'uno scrittoio nel palazzo edifica-
    to, come si dirà, da Cosimo suo padre, con varie fantasie, et il pa-
    vimento similmente, che fu cosa singolare e molto utile per la state.
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Edizione Torrentiniana
    vedesi negli artefici egregi aver sempre le bozze più forze e vivacità
30   che non ha la fine nelle opere loro, perché il furore dell'arte in un sùbito
    esprime il concetto dell'animo: il che non può fare la diligenza e la fatica
    nelle cose pulite. E di maniera acquistò Luca in questa opera di esser te-
    nuto valente, che ottenne il lavoro della porta di bronzo che a essa sagre-
    stia si conveniva; la quale per getto, per bontà e per magisterio merita
35   gran lode. E ghiribiz[z]ando alle cose di terra del lavorar quello invetriato
    del quale di sopra dicemmo, fece alle due porte sopra ne' mez[z]i tondi una
    Resurressione et una Ascensione di Cristo con gli Apostoli: laonde, essendo
    cosa nuova, piacque a' popoli sommamente per la vaghezza di quella.
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