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porta egli stesso, e vi ritrasse di legni commessi in ciascuna parte |
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una figura, cioè in una Dante e nell'altra il Petrarca; le quali due |
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figure, a chi altro non avesse in cotale esercizio veduto di man di |
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Benedetto, possono fare conoscere quanto egli fosse in quello raro |
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e eccellente. La quale Udienza a' tempi nostri ha fatta dipignere il |
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signor duca Cosimo da Francesco Salviati, come al suo luogo si dirà. |
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Dopo fece Benedetto in S. Maria Novella di Fiorenza, dove Filip- |
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pino dipinse la capella, una sepoltura di marmo nero [e] in un tondo |
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una Nostra Donna e certi Angeli con molta diligenza per Filippo |
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Strozzi Vecchio, il ritratto del quale, che vi fece di marmo, è oggi |
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nel suo palazzo. Al medesimo Benedetto fece fare Lorenzo Vecchio |
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de' Medici in Santa Maria del Fiore il ritratto di Giotto pittore fio- |
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rentino, e lo collocò sopra l'epitaffio, del quale si è di sopra nella |
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Vita di esso Giotto abastanza ragionato; la quale scultura di marmo |
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è tenuta ragionevole. |
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Andato poi Benedetto a Napoli per essere morto Giuliano suo zio, |
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del quale egli era erede, oltre alcune opere che fece a quel re, fece per |
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il conte di Terranuova, in una tavola di marmo nel monasterio de' |
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Monaci di Monte Oliveto, una Nunziata con certi Santi e fanciulli in- |
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torno bellissimi che reggono certi festoni; e nella predella di detta |
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opera fece molti bassi rilievi con buona maniera. In Faenza fece una |
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bellissima sepoltura di marmo per il corpo di S. Savino, et in essa fece |