Volume 3

Edizione Giuntina
    acciò la veggia a buon'aria al luogo suo; poi ti annoveri i contanti».
    «O, quanto avete ben fatto, maestro mio!», disse Biagio; e poi an-
    dato a bottega mise il tondo in luogo assai ben alto e partissi. Intanto
    Sandro e Iacopo, che era un altro suo discepolo, fecero di carta otto
5   capucci a uso di cittadini e con la cera bianca gl'accommodarono
    sopra le otto teste degl'Angeli che in detto tondo erano intorno alla
    Madonna. Onde venuta la mattina, eccoti Biagio che ha seco il cit-
    tadino che aveva compera la pittura e sapeva la burla; et entrati in
    bottega, alzando Biagio gl'occhi vide la sua Madonna non in mezzo
10   agl'Angeli ma in mezzo alla Signoria di Firenze starsi a sedere fra
    que' capucci; onde volle cominciare a gridare e scusarsi con colui
    che l'aveva mercatata, ma vedendo che taceva, anzi lodava la pittura,
    se ne stette anch'esso. Finalmente andato Biagio col cittadino a casa,
    ebbe il pagamento de' sei fiorini secondo che dal maestro era stata
15   mercatata la pittura; e poi tornato a bottega, quando apunto Sandro
    e Iacopo avevano levati i capucci di carta, vide i suoi Angeli essere
    Angeli e non cittadini in capuccio: per che tutto stupeffat[t]o non
    sapeva che si dire; pur finalmente rivolto a Sandro disse: «Maestro
    mio, io non so se io mi sogno o se gli è vero: questi Angeli quando io
20   venni qua avevano i capucci rossi in capo, et ora non gli hanno;
    che vuol dir questo ?». «Tu sei fuor di te, Biagio, - disse Sandro
    questi danari t'hanno fatto uscire del seminato; se cotesto fusse, credi
    tu che quel cittadino l'avesse compero ?». «Gli è vero - soggiunse
    Biagio - che non me n'ha detto nulla, tuttavia a me pareva strana
25   cosa». Finalmente tutti gl'altri garzoni furono intorno a costui, e tan-
    to dissono che gli fecion credere che fussino stati capogìroli.
    Venne una volta ad abitare allato a Sandro un tessidore di drappi,
    e rizzò ben otto telaia, i quali quando lavoravano facevano non solo col
    romore delle calcole e ribattimento delle casse assordare il povero San-
30   dro, ma tremare tutta la casa che non era più gagliarda di muraglia
    che si bisognasse; donde fra per l'una cosa e per l'altra non poteva
    lavorare o stare in casa. E pregato più volte il vicino che rime-
    diasse a questo fastidio, poi che egli ebbe detto che in casa sua voleva
    e poteva far quel che più gli piaceva, Sandro sdegnato, in sul suo
35   muro, che era più alto di quel del vicino e non molto gagliardo, pose
    in billico una grossissima pietra e di più che di carrata, che pareva
    che ogni poco che 'l muro si movesse fusse per cadere e sfondare i
    tetti e palchi e tele e telai del vicino; il quale impaurito di questo pe-
    ricolo e ricorrendo a Sandro, gli fu risposto con le medesime parole
40   che in casa sua poteva e voleva far quel che gli piaceva: né potendo
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