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non lavorando, fu cagione di infiniti disordini alla vita sua. Mise |
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in stampa ancora molte cose sue di disegni che egli aveva fatti, |
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ma in cattiva maniera, perché l'intaglio era mal fatto, onde il |
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meglio che si vegga di sua mano è il Trionfo della Fede di fra' |
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Girolamo Savonarola da Ferrara; della setta del quale fu in guisa |
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partigiano, che ciò fu causa che egli, abandonando il dipignere |
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e non avendo entrate da vivere, precipitò in disordine grandissi- |
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mo. Perciò che, essendo ostinato a quella parte e facendo (come |
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si chiamavano allora) il piagnone, si diviò dal lavorare: onde in ul- |
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timo si trovò vecchio e povero di sorte, che se Lorenzo de' Medi- |
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ci mentre che visse - per lo quale oltre a molte altre cose aveva |
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assai lavorato allo Spedaletto in quel di Volterra - non l'avesse sov- |
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venuto, e poi gl'amici e molti uomini dabene stati affezionati alla sua |
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virtù, si sarebbe quasi morto di fame. E di mano di Sandro, in |
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S. Francesco fuor della Porta a S. Miniato, in un tondo una Madon- |
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na con alcuni Angeli grandi quanto il vivo, il quale fu tenuto cosa |
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bellissima. |
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Fu Sandro persona molto piacevole e fece molte burle ai suoi di- |
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scepoli et amici; onde si racconta che avendo un suo creato, che aveva |
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nome Biagio, fatto un tondo simile al sopradetto appunto per ven- |
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derlo, che Sandro lo vendé sei fiorini d'oro a un cittadino, e che tro- |
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vato Biagio gli disse: «Io ho pur finalmente venduto questa tua pit- |
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tura; però si vuole stassera appicarla in alto, perché averà miglior |
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veduta, e dimattina andare a casa il detto cittadino e condurlo qua, |