Volume 3

Edizione Giuntina
    non lavorando, fu cagione di infiniti disordini alla vita sua. Mise
    in stampa ancora molte cose sue di disegni che egli aveva fatti,
    ma in cattiva maniera, perché l'intaglio era mal fatto, onde il
    meglio che si vegga di sua mano è il Trionfo della Fede di fra'
5   Girolamo Savonarola da Ferrara; della setta del quale fu in guisa
    partigiano, che ciò fu causa che egli, abandonando il dipignere
    e non avendo entrate da vivere, precipitò in disordine grandissi-
    mo. Perciò che, essendo ostinato a quella parte e facendo (come
    si chiamavano allora) il piagnone, si diviò dal lavorare: onde in ul-
10   timo si trovò vecchio e povero di sorte, che se Lorenzo de' Medi-
    ci mentre che visse - per lo quale oltre a molte altre cose aveva
    assai lavorato allo Spedaletto in quel di Volterra - non l'avesse sov-
    venuto, e poi gl'amici e molti uomini dabene stati affezionati alla sua
    virtù, si sarebbe quasi morto di fame. E di mano di Sandro, in
15   S. Francesco fuor della Porta a S. Miniato, in un tondo una Madon-
    na con alcuni Angeli grandi quanto il vivo, il quale fu tenuto cosa
    bellissima.
    Fu Sandro persona molto piacevole e fece molte burle ai suoi di-
    scepoli et amici; onde si racconta che avendo un suo creato, che aveva
20   nome Biagio, fatto un tondo simile al sopradetto appunto per ven-
    derlo, che Sandro lo vendé sei fiorini d'oro a un cittadino, e che tro-
    vato Biagio gli disse: «Io ho pur finalmente venduto questa tua pit-
    tura; però si vuole stassera appicarla in alto, perché averà miglior
    veduta, e dimattina andare a casa il detto cittadino e condurlo qua,
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Edizione Torrentiniana
25   tempo; per il che non lavorando, fu cagione di infiniti disordini alla vita
    sua. Mise in stampa ancora il Trionfo della Fede di fra' Girolamo
    Savonarola da Ferrara, e fu molto partigiano a quella setta; il che fu
    causa che, abbandonando il dipignere e non avendo entrate da vivere,
    precipitò in disordine grandissimo. Per che, ostinato alla setta di quella
30   parte, faccendo continuamente il piagnone e deviandosi dal lavoro, in-
    vecchiando e dimenticando si condusse in molto malessere. Aveva lavo-
    rato molte cose in quel di Volterra e molte a Lorenzo Vecchio d'i Medici,
    il quale mentre visse sempre lo sovvenne. E in San Francesco fuor della
    Porta San Miniato, un tondo con una Madonna con Angeli grandi
35   quanto il vivo, il quale fu tenuto cosa bellissima.
    Dicesi che Sandro era persona molto piacevole e faceta, e sempre baie
    e piacevolezze si facevano in bottega sua, dove continovamente tenne a
    imparare infiniti giovani, i quali molte giostre et uccellamenti usavano
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