|
|
egli allora di passare tutti coloro ch'al suo tempo dipinsero |
|
|
ma particolarmente Domenico Ghirlandaio che aveva fatto dall'altra |
|
|
banda un S. Girolamo -, molto s'affaticò; la qual opera riuscì loda- |
|
|
tissima per avere egli dimostrato nella testa di quel Santo quella pro- |
5 |
|
fonda cogitazione et acutissima sottigliezza che suole essere nelle |
|
|
persone sensate et astratte continuamente nella investigazione di cose |
|
|
altissime e molto difficili. Questa pittura, come si è detto nella Vita |
|
|
del Ghirlandaio, questo anno 1564 è stata mutata dal luogo suo salva |
|
|
et intera. Per il che venuto in credito et in riputazione, dall'Arte |
10 |
|
di Porta Santa Maria gli fu fatto fare in S. Marco una incoronazione |
|
|
di Nostra Donna in una tavola et un coro d'Angeli, la quale fu molto |
|
|
ben disegnata e condotta da lui. In casa Medici a Lorenzo Vecchio |
|
|
lavorò molte cose, e massimamente una Pallade su una impresa di |
|
|
bronconi che buttavano fuoco, la quale dipinse grande quanto il vivo; |
15 |
|
et ancora un S. Sebastiano in S. Maria Maggior di Fiorenza, e una |
|
|
Pietà con figure piccole allato alla cappella d'i Panciatichi molto bella. |
|
|
Per la città in diverse case fece tondi di sua mano, e femmine ignude |
|
|
assai, delle quali oggi ancora a Castello, villa del duca Cosimo, sono |
|
|
due quadri figurati l'uno Venere che nasce, e quelle aure e venti che |
20 |
|
la fanno venire in terra con gli Amori, e così un'altra Venere che le |
|
|
Grazie la fioriscono, dinotando la Primavera, le quali da lui con grazia |