Volume 3

Edizione Giuntina
    che può porre un forte di braccia in caricare quell'instrumento, im-
    però che e' si conosce in lui il gonfiare delle vene e de' muscoli et il
    ritenere del fiato per fare più forza. E non è questo solo ad essere
    condotto con avvertenza, ma tutti gl'altri ancora con diverse attitudini
5   assai chiaramente dimostrano l'ingegno e la considerazione che egli
    aveva posto in questa opera; la qual fu certamente conosciuta da
    Antonio Pucci, che gli donò per questo 300 scudi, affermando che
    non gli pagava appena i colori; e fu finita l'anno 1475.
    Crebbeli dunque da questo l'animo, et a San Miniato fra le
10   Torri fuor della porta dipinse un S. Cristofano di dieci braccia, cosa
    molto bella e modernamente lavorata, e di quella grandezza fu la più
    proporzionata figura che fusse stata fatta fino a quel tempo. Poi fece
    in tela un Crucifisso con S. Antonino, il quale è posto alla sua cap-
    pella in S. Marco. In palazzo della Signoria di Fiorenza lavorò alla
15   porta della Catena un S. Giovanni Battista. Et in casa Medici dipinse
    a Lorenzo Vecchio tre Ercoli in tre quadri, che sono di cinque braccia,
    l'uno de' quali scoppia Anteo, figura bellissima, nella quale [sì] pro-
    priamente si vede la forza d'Ercole nello strignere, che i muscoli della
    figura et i nervi di quella sono tutti raccolti per far crepare Anteo,
20   e nella testa di esso Ercole si conosce il digrignare de' denti, accordato
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Edizione Torrentiniana
    terra per caricarla, tutta quella forza che può porre uno forte di braccia
    in caricare quello instrumento, imperò che e' si conosce in lui il gonfiare
    delle vene e de' muscoli et il ritenere del fiato per fare più forza. E non
    è questo solo ad essere condotto con advertenzia, ché tutti gli altri ancora
25   con le diverse attitudini assai chiaramente dimostrano lo ingegno e la con-
    siderazione che egli aveva posto in questa opera, la quale fu certamente
    conosciuta da Antonio Pucci, che gli donò per questo CCC scudi, affer-
    mando che non gli pagava appena i colori.
    Crebbeli dunche da questo l'animo, et a San Miniato fra le Torri fuor
30   della porta dipinse un San Cristofano di X braccia, cosa molto bella e
    modernamente lavorata. Poi fece in tela un Crocifisso con Santo Anto-
    nino, il quale è posto alla sua cappella in S. Marco. In palazzo della
    Signoria di Fiorenza lavorò alla porta della Catena un San Giovanni
    Batista. Et in casa Medici dipinse a Lorenzo Vecchio tre Ercoli in tre
35   quadri, che sono di cinque braccia, l'uno de' quali scoppia Anteo, figura
    bellissima, nella quale sì propriamente si vede la forza di Ercole
    nello strignere, che i muscoli della figura et i nervi di quella sono tutti
    raccolti per fare crepare Anteo, e nella testa di esso Ercole si conosce il
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