Volume 3

Edizione Giuntina
    la quale fu posta sull'altar della sua cappella, e vi dipinsero
    dentro S. Iacopo apostolo, S. Eustachio e San Vincenzio, che sono
    stati molto lodati; e Piero particolarmente vi fece in sul muro a olio
    il che aveva imparato da Andrea dal Castagno -, nelle quadrature
5   degl'angoli sotto l'architrave dove girano i mezzi tondi degl'archi,
    alcuni Profeti, et in un mezzo tondo una Nunziata con tre figure.
    Et a' Capitani di Parte dipinse in un mezzo tondo una Nostra
    Donna con Figliuolo in collo et un fregio di Serafini intorno, pur
    lavorato a olio. Dipinsero ancora in S. Michele in Orto in un pila-
10   stro, in tela a olio, un angelo Raffaello con Tobia; e fecero nella
    Mercatantia di Fiorenza alcune Virtù, in quello stesso luogo dove
    siede pro tribunali il magistrato di quella. Ritrasse di naturale messer
    Poggio, segretario della Signoria di Fiorenza che scrisse l'Istoria
    fiorentina dopo messer Lionardo d'Arezzo, e messer Giannozzo
15   Manetti, persona dotta e stimata assai, nel medesimo luogo dove da
    altri maestri assai prima erano ritratti Zanobi da Strada poeta fio-
    rentino, Donato Acciaiuoli et altri, nel Proconsolo; e nella cappella
    de' Pucci a S. Sebastiano de' Servi fece la tavola dell'altare, che è
    cosa eccellente e rara, dove sono cavalli mirabili, ignudi e figure bel-
20   lissime in iscorto, et il S. Sebastiano stesso ritratto dal vivo, cioè da
    Gino di Lodovico Capponi; e fu quest'opera la più lodata che An-
    tonio facesse già mai. Con ciò sia che, per andare egli imitando la na-
    tura il più che e' poteva, fece in uno di que' saettatori, che appoggia-
    tasi la balestra al petto si china a terra per caricarla, tutta quella forza
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Edizione Torrentiniana
25   cardinale di Portogallo una tavola ad olio in San Miniato al Monte
    fuori di Fiorenza, la quale fu posta su lo altare della sua cappella, e vi
    dipinsero dentro San Iacopo apostolo, Santo Eustachio e san Vincenzio,
    che sono stati molto lodati. Dipinsero ancora in San Michele in
    Orto in uno pilastro, in tela ad olio, uno angelo Raffaello con Tobia;
30   e fecero nella Mercatantia di Fiorenza alcune Virtù, in quello stesso luo-
    go dove siede pro tribunali il magistrato di quella. Nel Proconsolo fece
    il Poggio di naturale et un'altra figura, e nella cappella de' Pucci a
    San Sebastiano da' Servi fece la tavola dello altare, che è cosa eccellente
    e rara, dove sono cavalli mirabili, ignudi e figure bellissime in iscorto, et il
35   San Sebastiano stesso ritratto dal vivo, cioè da Gino di Lodovico Cap-
    poni; e fu questa opera la più lodata che Antonio facesse già mai. Con
    ciò sia che, per andare egli imitando la natura il più che e' poteva, pose
    in uno di que' saettatori, che appoggiatasi la balestra al petto si china a
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