Volume 3

Edizione Giuntina
    in maniera con l'altre parti che sino a le dita de' piedi s'alzano
    per la forza; né usò punto minore avvertenza in Anteo, che stretto
    dalle braccia d'Ercole si vede mancare e perdere ogni vigore et a
    bocca aperta rendere lo spirito. L'altro, ammazzando il leone, gli
5   appunta il ginocchio sinistro al petto, et afferrata la bocca del leone
    con ammendue le sue mani, serrando i denti e stendendo le braccia
    lo apre e sbarra per viva forza, ancora che la fiera per sua difesa con
    gli unghioni malamente gli graffi le braccia. Il terzo, che amazza
    l'Idra, è veramente cosa maravigliosa, e massimamente il serpente,
10   il colorito del quale così vivo fece e sì propriamente che più vivo far
    non si può. Quivi si vede il veleno, il fuoco, la ferocità, l'ira, con tanta
    prontezza che merita esser celebrato e da' buoni artefici in ciò gran-
    demente imitato. Alla Compagnia di S. Angelo in Arezzo fece da un
    lato un Crucifisso e dall'altro in sul drappo a olio un S. Michele che
15   combatte col serpe, tanto bello quanto cosa che di sua mano si possa
    vedere; perché v'è la figura del S. Michele che con una bravura af-
    fronta il serpente, stringendo i denti et increspando le ciglia, che
    veramente pare disceso dal cielo per far la vendetta di Dio contra la
    superbia di Lucifero, et è certo cosa maravigliosa. Egli s'intese degli
- pagina 505 -

Edizione Torrentiniana
20   digrignare de' denti, accordato in maniera con l'altre parti che sino a le
    dita de' piedi s'alzano per la forza; né usò punto minore advertenzia
    in Anteo, che stretto da le braccia d'Ercole si vede mancare e perdere
    ogni vigore et a bocca aperta rendere lo spirito. L'altro, ammazzando il
    leone, gli appunta il ginocchio sinistro al petto, et afferrata la bocca del
25   leone con ammendue le sue mani, serrando i denti e stendendo le braccia
    lo apre e sbarra per viva forza, ancora che la fiera per sua difesa con gli
    unghioni malamente gli graffi le braccia. Il terzo, che amazza l'Idra, è
    veramente cosa maravigliosa, e massimamente il serpente, il colorito
    del quale così vivo fece e sì propriamente che più vivo far non si può.
30   Quivi si vede il veleno, il fuoco, la ferocità, l'ira, con tanta prontezza che
    merita esser celebrato e da' buoni artefici in ciò grandemente imitato. Alla
    Compagnia di Santo Angelo in Arezzo fece in sul drappo a olio un
    San Michele che combatte col serpe, tanto bello quanto cosa che di sua
    mano si possa vedere; perché v'è la figura del San Michele che con una
35   bravura affronta il serpente, stringendo i denti e increspando le ciglia,
    che veramente pare disceso dal cielo per fare la vendetta di Dio contra
    la superbia di Lucifero, et è certo cosa maravigliosa. Da l'altra banda
    vi fece un Crocifisso. Egli s'intese degli ignudi più modernamente che
- pagina 505 -
pagina precedentepagina successiva