Volume 3

Edizione Giuntina
    Stette seco in compagnia a imparare Bastiano Mainardi da S. Gi-
    mignano, il quale in fresco era divenuto molto pratico maestro di
    quella maniera; per il che andando con Domenico a S. Gimignano,
    dipinsero a compagnia la cappella di S. Fina, la quale è cosa bella.
5   Onde per la servitù e gentilezza di Bastiano, sendosi così bene por-
    tato, giudicò Domenico che e' fosse degno d'avere una sua sorella
    per moglie; e così l'amicizia loro fu cambiata in parentado: liberalità
    di amorevole maestro, rimuneratore delle virtù del discepolo acqui-
    state con le fatiche dell'arte. Fece Domenico dipignere al detto Ba-
10   stiano, facendo nondimeno esso il cartone, in S. Croce nella cappella
    de' Baroncegli e Bandini una Nostra Donna che va in cielo, et abas-
    so S. Tommaso che riceve la Cintola, il quale è bel lavoro a fresco.
    E Domenico e Bastiano insieme dipinsono in Siena nel palazzo degli
    Spannocchi, in una camera, molte storie di figure piccole a tempe-
15   ra; et in Pisa, oltre alla nicchia già detta del Duomo, tutto l'arco
    di quella cappella piena d'Angeli, e parimente i portegli che chiug-
    gono l'organo, e cominciarono a mettere d'oro il palco. Quando poi
    in Pisa et in Siena s'aveva a metter mano a grandissime opere, Dome-
    nico ammalò di gravissima febbre, la pestilenza della quale in cinque
20   giorni gli tolse la vita. Essendo infermo, gli mandarono que' de' Tor-
    nabuoni a donare cento ducati d'oro, mostrando l'amicizia e la fa-
    miliarità sua e la servitù che Domenico a Giovanni et a quella casa
    avea sempre portata. Visse Domenico anni 44, e fu con molte lagri-
    me e con pietosi sospiri da David e da Benedetto suoi fratelli e da
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Edizione Torrentiniana
25   Stette seco in compagnia a imparare Bastiano Mainardi da San Gi-
    mignano, il quale in fresco era divenuto molto pratico maestro di quella
    maniera; per il che andando con Domenico a S. Gimignano, dipinsero a
    compagnia la cappella di Santa Fina, la quale è cosa bellissima. Onde per
    la servitù e gentilezza di Bastiano, sendosi così bene portato, giudicò
30   Domenico che e' fosse degno d'avere una sua sorella per moglie; e così
    l'amicizia loro fu cambiata in parentado: liberalità di amorevole mae-
    stro, rimuneratore delle virtù del discepolo acquistate con le fatiche
    dell' arte. Avvenne poi che Domenico ammalò di gravissima febbre, la
    pestilenza della quale in cinque giorni gli tolse la vita. Essendo infermo,
35   gli mandò Giovanni Tornabuoni a donare cento ducati d'oro, mostrando
    l'amicizia e la familiarità sua e la servitù che Domenico a Giovanni
    avea sempre portata. Visse Domenico anni XLIIII, e fu con molte la-
    grime e con pietosi sospiri da David e da Benedetto suoi fratelli e da
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