Volume 3

Edizione Giuntina
    Ridolfo suo figliuolo con belle esequie sepellito in S. Maria Novella,
    e fu tal perdita di molto dolore agl'amici suoi; per che intesa la morte
    di lui, molti eccellenti pittori forestieri scrissero a' suoi parenti do-
    lendosi della sua acerbissima morte.
5   Restarono suoi discepoli David e Benedetto Ghirlandai, Bastiano
    Mainardi da S. Gimignano, e Michelagnolo Buonarotti fiorentino,
    Francesco Granaccio, Niccolò Cieco, Iacopo del Tedesco, Iacopo
    dell'Indaco, Baldino Baldinelli, et altri maestri tutti fiorentini. Morì
    nel 1493.
10   Arricchì Domenico l'arte della pittura del musaico più moder-
    namente lavorato che non fece nessun toscano, d'infiniti che si pro-
    vorono, come lo mostrano le cose fatte da lui, per poche ch'elle si
    siano. Onde per tal ricchezza e memoria nell'arte merita grado et
    onore, et essere celebrato con lode straordinarie dopo la morte.
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Edizione Torrentiniana
15   Ridolfo suo figliuolo con belle esequie sepellito in Santa Maria
    Novella, e fu tal perdita di molto dolore agli amici suoi; per che intesa
    la morte di lui, molti eccellenti pittori forestieri scrissero a' suoi parenti
    dolendosi della sua acerbissima morte.
    Restarono suoi discepoli David e Benedetto Ghirlandai, Bastiano
20   Mainardi da San Gimignano, e Michele Agnolo Buonarotti fiorentino,
    Francesco Granaccio, Niccolò Cieco, Iacopo del Tedesco, Iacopo del-
    l'Indaco, Baldino Baldinelli, et altri maestri tutti fiorentini. Morì nel
    MCCCCXCIII. Et è stato poi onorato con questi versi:
    DOMENICO GHIRLANDAIO.
25   TROPPO PRESTO LA MORTE
    TRONCò IL VOLO ALLA FAMA,CHE A LE STELLE
    PENSAI CORRENDO FORTE
    PASSAR ZEUSI E PARRASIO E SCOPA E APELLE.
    Arricchì Domenico l'arte della pittura del musaico più modernamente
30   lavorato che non fece nessun toscano, d'infiniti che si provorono, come lo
    mostrano le cose fatte da lui, per poche ch'elle si siano. Onde per tal ric-
    chezza e memoria nell'arte merita grado et onore, et essere celebrato
    con lode straordinarie dopo la morte.
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