Volume 3

Edizione Giuntina
    tavola; un'altra ne mandò a Rimino al signor Carlo Malatesta, che
    la fece porre nella sua cappella in S. Domenico. Questa tavola fu a
    tempera, con tre figure bellissime e con istoriette di sotto; e dietro
    figure di bronzo finte con disegno et arte grandissima. Due altre ta-
5   vole fece nella Badia di S. Giusto fuor di Volterra dell'Ordine di
    Camaldoli; le quali tavole, che sono belle affatto, gli fece fare il ma-
    gnifico Lorenzo de' Medici, perciò che allora aveva quella Badia in
    comenda Giovanni cardinale de' Medici suo figliuolo, che fu poi papa
    Leone. La qual Badia, pochi anni sono, ha restituita il molto reve-
10   rendo messer Giovanbattista Bava da Volterra, che similmente l'ave-
    va in comenda, alla detta Congregazione di Camaldoli. Condotto
    poi Domenico a Siena per mez[z]o del magnifico Lorenzo de' Me-
    dici, che gli entrò mallevadore a questa opera di ducati ventimila,
    tolse a fare di musaico la facciata del Duomo. E cominciò a lavo-
15   rare con buono animo e miglior maniera; ma prevenuto da la morte
    lasciò l'opera imperfetta, come per la morte del predetto magnifico
    Lorenzo rimase imperfetta in Fiorenza la capella di S. Zanobi, co-
    minciata a lavorare di musaico da Domenico in compagnia di Gherar-
    do miniatore. Vedesi di mano di Domenico, sopra quella porta del
20   fianco di S. Maria del Fiore che va a' Servi, una Nunziata di mu-
    saico bellissima, della quale fra ' maestri moderni di musaico non s'è
    veduto ancor meglio. Usava dire Domenico la pittura essere il dise-
    gno, e la vera pittura per la eternità essere il musaico.
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Edizione Torrentiniana
    tavola; un'altra ne mandò a Rimino al signor Carlo Malatesta, che la
25   fece porre nella sua cappella in San Domenico. Questa tavola fu a tempe-
    ra con tre figure bellissime, con istoriette di sotto; e dietro figure di bronzo
    finte con disegno et arte grandissima. Una altra tavola fece nella Badia di
    Volterra. E condotto poi a Siena per mez[z]o del magnifico Lorenzo
    de' Medici, che gli entrò mallevadore a questa opera di ducati ventimila, tol-
30   se a fare di musaico la facciata del Duomo. E cominciò a lavorare con buo-
    no animo e miglior maniera; ma prevenuto da la morte lasciò l'opera imper-
    fetta, come per la morte del predetto magnifico Lorenzo rimase imperfetta
    in Fiorenza la cappella di San Zanobi, cominciata a lavorare di musaico da
    Domenico in compagnia di Gherardo miniatore. Vedesi di mano di Dome-
35   nico, sopra quella porta del fianco di Santa Maria del Fiore che va a' Ser-
    vi, una Nunziata di musaico bellissima, della quale fra' maestri moderni di
    musaico non s'è veduto ancor meglio. Usava dire Domenico la pittura es-
    sere il disegno, e la vera pittura per la eternità essere il musaico.
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