Volume 3

Edizione Giuntina
    tondi, quadri e pitture diverse, che non si riveggono altrimenti per
    essere nelle case de' particulari. In Pisa fece la nicchia del Duomo
    allo altar maggiore, e lavorò in molti luoghi di quella città, come
    alla facciata dell'Opera quando il re Carlo, ritratto di naturale, rac-
5   comanda Pisa; et in San Girolamo a' Frati Gesuati due tavole a
    tempera: quella dell'altar maggiore et un'altra. Nel qual luogo an-
    cora è di mano del medesimo, in un quadro, S. Rocco e S. Bastia-
    no, il quale fu donato a que' padri da non so chi de' Medici, onde
    essi vi hanno perciò aggiunte l'arme di papa Leone Decimo.
10   Dicono che ritraendo anticaglie di Roma, archi, terme, colonne,
    colisei, aguglie, amfiteatri e acquidotti, era sì giusto nel disegno che
    le faceva a occhio senza regolo o seste e misure; e misurando-
    le dapoi fatte che l'aveva, erano giustissime come se e' le avesse mi-
    surate. E ritraendo a occhio il Coliseo, vi fece una figura ritta appiè,
15   che misurando quella, tutto l'edificio si misurava: e fattone esperien-
    za da' maestri dopo la morte sua, si ritrovò giustissimo. Fece a S.
    Maria Nuova nel cimiterio, sopra una porta, un S. Michele in fresco
    armato, bellissimo, con riverberazione d'armature poco usate inanzi
    a lui; et alla Badia di Passignano, luogo de' Monaci di Vallombrosa,
20   lavorò in compagnia di David suo fratello e di Bastiano da S. Gimi-
    gnano alcune cose. Dove trattandoli i monaci male del vivere, inanzi
    la venuta di Domenico si richiamarono all'abate, pregandolo che meglio
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Edizione Torrentiniana
    altrimenti per essere nelle case de' particulari. In Pisa fece la
    nicchia del Duomo allo altar maggiore, e lavorò in molti luoghi di
25   quella città, come alla facciata dell'Opera quando il re Carlo raccoman-
    da Pisa; et in San Girolamo a' Frati Gesuati una tavola.
    Dicono che ritraendo anticaglie di Roma, archi, terme, colonne, colisei,
    aguglie, amfiteatri, aquidotti, era sì giustissimo nel disegno che le faceva
    a occhio senza regolo o seste e misure; e misurandole dapoi fatte che le
30   aveva, erano giustissime come se e' le avesse misurate. E ritraendo a
    occhio il Coliseo, vi fece una figura ritta appiè, che misurando quella,
    tutto l'edificio si misurava: e fattone esperienza da' maestri dopo la morte
    sua, ritornava giustissimo. Fece a Santa Maria Nuova nel cimiterio,
    sopra una porta, un San Michele in fresco, armato, bellissimo, con ri-
35   verberazione d'armadure poco usate inanzi a lui; et alla Badia di Pas-
    signano, luogo de' Monaci di Valle Ombrosa, lavorò in compagnia
    di David suo fratello e di Bastiano da San Gimignano. Dove trattandoli
    i monaci male del vivere, inanzi la venuta di Domenico si richiamarono
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