|
|
l'usanza fiorentina frutte e fiaschi da la villa, la quale è molto bella. |
|
|
Nella quarta allato a questa è Zacheria che, ancor mutolo, stupisce |
|
|
con intrepido animo che sia nato di lui quel putto; e mentre gli è |
|
|
dimandato del nome, scrive in sul ginocchio affisando gli occhi al |
5 |
|
figliuolo, quale è tenuto in collo da una femmina con reverenza po- |
|
|
stasi ginocchione innanzi a lui, e segna con la penna in sul foglio: |
|
|
«Giovanni sarà il suo nome», non senza ammirazione di molte altre |
|
|
figure che pare che stiano in forse se egli è vero o no. Séguita la quin- |
|
|
ta quando e' predica alle turbe; nella quale storia si conosce quella |
10 |
|
attenzione che dànno i popoli nello udir cose nuove, e massima- |
|
|
mente nelle teste degli scribi che ascoltano Giovanni, i quali pare |
|
|
che con un certo modo del viso sbeffino quella legge, anzi l'abbiano |
|
|
in odio; dove sono ritti et a sedere maschi e femmine in diverse fog- |
|
|
ge. Nella sesta si vede S. Giovanni battezare Cristo, nella reverenza |
15 |
|
del quale mostrò interamente la fede che si debbe avere a sacramen- |
|
|
to tale. E perché questo non fu senza grandissimo frutto, vi figurò |
|
|
molti, già ignudi e scalzi, che aspettando d'essere battezzati mostrano |
|
|
la fede e la voglia scolpita nel viso; et in fra gl'altri, uno che si cava |
|
|
una scarpetta rappresenta la prontitudine istessa. Nella ultima, cioè |
20 |
|
nell'arco accanto alla volta, è la suntuosissima cena di Erode et il |