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gli facesse questa memoria, si messe intorno a questa pratica, tentando |
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diverse vie; et in ultimo promesse a' Ricci far tutta quella spesa egli, |
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e che gli ricompenserebbe in qualcosa e farebbe metter l'arme loro nel |
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più evidente et onorato luogo che fusse in quella cappella. E così persuasi, |
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diede loro un beveraggio per una certa amorevolezza, e fece fare uno |
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instrumento rogato molto stretto del senso ragionato di sopra. Et allogò |
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a Domenico questa opera con le storie medesime che erano dipinte pri- |
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ma; e feciono che il prezzo fussi ducati milledugento d'oro larghi, et in |
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caso che l'opera gli piacesse fussino dugento più. Per il che Domenico |
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misse man alla opera, né restò che egli in quattro anni l'ebbe finita, il |
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che fu nel MCCCCLXXXV, con grandissima satisfazzione e contento |
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di esso Giovanni. Il quale chiamandosi servito e confessando ingenua- |
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mente che Domenico aveva guadagnati i dugento ducati del più, disse che |
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arebbe piacere che e' si contentasse del primo pregio; e Domenico, che |
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molto più stimava la gloria e l'onore che le ricchezze, gli largì sùbito |
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tutto il restante, affermando che aveva molto più caro lo avergli satisfat- |
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to del lavoro che lo essere contento del pagamento. Appresso Giovanni |
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fece fare due armi grandi di pietra, l'una de' Tornaquinci, l'altra de' |
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Tornabuoni, e metterle ne' pilastri fuori d'essa cappella. E quando |