Volume 3

Edizione Giuntina
    dipignesse tutta la faccia dove ell'era sepolta, et oltre a questo vi fa-
    cesse una piccola tavoletta a tempera. Laonde in quella pariete fece
    quattro storie, due di S. Giovanni Batista e due della Nostra Donna,
    le quali veramente gli furono allora molto lodate. E provò Francesco
5   tanta dolcezza nella pratica di Domenico, che tornandosene quello a
    Fiorenza con onore e con danari, lo raccomandò per lettere a Giovan-
    ni suo parente, scrivendoli quanto e' lo avesse servito bene in quel-
    l'opera e quanto il Papa fusse satisfatto de le sue pitture. Le quali cose
    udendo Giovanni, cominciò a disegnare di metterlo in qualche lavoro
10   magnifico da onorare la memoria di se medesimo e da arrecare a Do-
    menico fama e guadagno. Era per avventura in S. Maria Novella,
    convento de' Frati Predicatori, la cappella maggiore dipinta già da
    Andrea Orgagna, la quale, per essere stato mal coperto il tetto della
    volta, era in più parti guasta da l'acqua. Per il che già molti cittadini
15   l'avevano voluta rassettare overo dipignerla di nuovo; ma i padroni,
    che erano quelli della famiglia de' Ricci, non se n'erano mai conten-
    tati, non potendo essi far tanta spesa né volendosi risolvere a conce-
    derla ad altrui che la facesse per non perdere la iuridizione del pa-
    dronato et il segno dell'arme loro lasciatagli dai loro antichi. Giovanni
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Edizione Torrentiniana
20   dipignesse tutta la faccia dove ell'era sepolta, et oltre a questo vi facesse
    una piccola tavoletta a tempera. Laonde in quella pariete fece quattro
    storie, dua di San Giovanni Batista e due della Nostra Donna, le quali
    veramente gli furono allora molto lodate. E provò tanta dolcezza nella
    pratica di Domenico, che tornandosene quello a Fiorenza con onore e con
25   danari, lo raccomandò per lettere a Giovanni suo parente, scrivendoli
    quanto e' lo avesse servito bene in quella opera e quanto il Papa fusse
    satisfatto de le sue pitture. Le quali cose udendo Giovanni, cominciò a
    disegnare di metterlo in qualche lavoro magnifico da onorare la memoria
    di se medesimo e da arrecare a Domenico fama e guadagno. Era per
30   avventura in Santa Maria Novella, convento de' Frati Predicatori, la
    cappella maggiore dipinta già di Andrea Orgagna, la quale, per
    essere stato mal coperto il tetto della volta, era in più parte contaminata
    e guasta da la acqua. Per il che già molti cittadini la avevano voluta
    rassettare overo ridipignerla di nuovo; ma i padroni, che erano de la
35   famiglia de' Ricci, non se n'erano mai contentati, non potendo essi far
    tanta spesa né volendosi risolvere a concederla ad altrui che la facessi
    per non perdere la iuridizione del padronato et il segno dell'arme loro
    lasciatagli dai loro antichi. Giovanni adunque, desideroso che Domenico
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