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d'oro che insino allora non si erano usate, e levò via in gran parte |
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quelle fregiature che si facevano d'oro a mordente o a bolo, le qua- |
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li erano più da drappelloni che da maestri buoni. Ma più che l'al- |
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tre figure è bella la Nostra Donna che ha il Figliuolo in collo e |
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quattro Angioletti a torno. Questa tavola, che per cosa a tempera |
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non potrebbe meglio esser lavorata, fu posta allora fuor della Porta |
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a Pinti nella chiesa di que' frati; ma perché ella fu poi, come si |
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dirà altrove, rovinata, ell'è oggi nella chiesa di S. Giovannino den- |
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tro alla Porta a S. Pier Gattolini, dove è il convento di detti Inge- |
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suati. E nella chiesa di Cestello fece una tavola finita da David e |
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Benedetto suoi fratelli, dentrovi la visitazione di Nostra Donna con |
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alcune teste di femmine vaghissime e bellissime. Nella chiesa de- |
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gl'Innocenti fece a tempera una tavola de' Magi molto lodata, nella |
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quale sono teste bellissime d'aria e di fisonomia varie, così di giovani |
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come di vecchi; e particularmente nella testa della Nostra Donna |
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si conosce quella onestà, bellezza e grazia che nella madre del Fi- |
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gliuol di Dio può esser fatta dall'arte. Et in S. Marco al |
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tramez[z]o della chiesa un'altra tavola, e nella forestieria un Cena- |
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colo, con diligenza l'uno e l'altro condotto; et in casa di Giovanni |
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Tornabuoni un tondo con la storia de' Magi fatto con diligenza. |
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Allo Spedaletto, per Lorenzo Vecchio de' Medici, la storia di Vul- |
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cano, dove lavorano molti ignudi fabricando con le martella saette |
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a Giove. E in Fiorenza nella chiesa d'Ognisanti, a concorrenza di |
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Sandro di Botticello, dipinse a fresco un San Girolamo, che oggi |