Volume 3

Edizione Giuntina
    d'aver ucciso il padre e la madre. Similmente in una cappella
    poco di sotto è di sua mano un portello che soleva stare a un organo
    vecchio, nel quale è dipinto un San Michele, tenuto cosa maravi-
    gliosa, et in braccio d'una donna un putto fasciato che par vivo.
5   Fece in Arezzo alle Monache delle Murate la cappella dell'altar
    maggiore, pittura certo molto lodata; et al Monte Sansavino un
    tabernacolo dirimpetto al palazzo del cardinale di Monte, che fu
    tenuto bellissimo; et al Borgo Sansepolcro, dove è oggi il Vescovado
    fece una cappella che gli arrecò lode et utile grandissimo.
10   Fu don Clemente persona che ebbe l'ingegno atto a tutte le cose,
    et oltre all'essere gran musico fece organi di piombo di sua mano;
    et in San Domenico ne fece uno di cartone, che si è sempre mante-
    nuto dolce e buono. Et in San Clemente n'era un altro pur di sua
    mano, il quale era in alto et aveva la tastatura da basso al pian del
15   coro; e certo con bella considerazione, perché avendo secondo la
    qualità del luogo pochi monaci, voleva che l'organista cantasse e
    sonasse. E perché questo Abbate amava la sua religione, come vero
    ministro e non dissipatore delle cose di Dio bonificò molto quel
    luogo di muraglie e di pitture, e particolarmente rifece la capella
20   maggiore della sua chiesa e quella tutta dipinse; et in due nicchie che
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Edizione Torrentiniana
    una cappella poco di sotto è di sua mano un portello che soleva stare
    ad uno organo vecchio, nel quale è dipinto un San Michele, tenuto cosa
    maravigliosa, et in braccio d'una donna un putto fasciato che par vivo
    vivo. Fece in Arezzo alle Monache delle Murate la cappella dello altar
25   maggiore, pittura certo molto lodata; et al Monte Sansavino un ta-
    bernacolo dirimpetto al palazzo del cardinale di Monte, che fu tenuto
    bellissimo; et al Borgo Sansepolcro in Vescovado fece una cappella, onde
    lode et utile grandissimo ne trasse.
    Fu persona molto fattibile e buono e vero amatore di tutte le virtù,
30   et aveva l'ingegno tanto versatile, ch'oltre a tante altre sue doti, era
    musico perfetto, e faceva gli organi di piombo di man sua; et in San
    Domenico si vede ancora uno de cartoni di sua mano, che dolce sempre
    s'è mantenuto. In San Clemente ve ne era un altro pur di sua mano,
    dove aveva fatto l'organo in alto e la tastatura era bassa al piano del
35   coro; e questa considerazione gli venne perché egli erano pochi monaci a
    cantare in coro, e voleva che l'organista cantassi e sonassi. Costui molto
    bonificò quel luogo di muraglie e di pitture, avendo rifatta la cappella
    maggiore di quella chiesa dove era dentro quell'organo, e per la chiesa
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