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in cotali cose o per prez[z]o o per altro si esercitavano, facevano quelle |
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che si sono dette di sopra o maggiori cose. |
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Non parlerò d'alcuni ceri che si dipignevano in varie fantasie, |
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ma goffi tanto che hanno dato il nome ai dipintori plebei (onde si dice |
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alle cattive pitture "fantocci da ceri"), perché non mette conto; dirò |
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bene che al tempo del Cecca questi furono in gran parte dismessi |
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et in vece loro fatti i carri che simili ai triomfali sono oggi in uso. |
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Il primo de' quali fu il cero della Moneta, il quale fu condotto a |
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quella perfezzione che oggi si vede, quando ogni anno per detta |
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festa è mandato fuori dai maestri e signori di Zecca con un S. Gio- |
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vanni in cima e molti altri Santi et Angeli da basso e intorno, |
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rappresentati da persone vive. Fu deliberato, non è molto, che se ne |
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facesse, per ciascun castello che offerisce cero, uno, e ne furono |
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fatti insino in dieci per onorare detta festa magnificamente, ma non |
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si seguito per gl'accidenti che poco poi sopravennero. Quel primo |
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dunque della Zecca fu per ordine del Cecca fatto da Domenico, |
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Marco e Giuliano del Tasso, che allora erano de' primi maestri di le- |
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gname che in Fiorenza lavorasseno di quadro e d'intaglio; et in esso |
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sono da esser lodate assai, oltre all'altre cose, le ruote da basso, che |
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si schiodano per potere alle svolte de' canti girare quello edifizio et |
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accommodarlo di maniera che scrolli meno che sia possibile, |
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e massimamente per rispetto di coloro che di sopra vi stanno legati. |
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Fece il medesimo un edifizio per nettare e racconciare il musaico |
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della tribuna di S. Giovanni, che si girava, alzava, abbassava et ac- |
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costava secondo che altri voleva, e con tanta agevolezza che due per- |
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sone lo potevano maneggiare; la qual cosa diede al Cecca reputazione |
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grandissima. |
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Costui, quando i Fiorentini avevano l'essercito intorno a Piancal- |
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doli, con l'ingegno suo fece sì che i soldati vi entrarono dentro per via |
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di mine senza colpo di spada. Dopo, seguitando più oltre il mede- |
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simo esercito a certe altre castella, come volle la mala sorte, volendo |
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egli misurare alcune altezze in un luogo difficile, fu occiso; perciò |