Volume 3

Edizione Giuntina
    pezzi perché meglio si potessino maneggiare; ma poste su, tutte si
    univano insieme e legavano e cuscivano di maniera che pareva un
    pezzo solo. Tre pezzi coprivano la piazza e lo spazio che è fra S. Gio-
    vanni e S. Maria del Fiore, e quello del mezzo aveva, a dirittura delle
5   porte principali, detti tondi con l'arme del Comune; e gl'altri due
    pezzi coprivano dalle bande, uno di verso la Misericordia e l'altro di
    verso la canonica et Opera di S. Giovanni. Le nuvole poi, che di va-
    rie sorti si facevano dalle Compagnie con diverse invenzioni, si fa-
    cevano generalmente a questo modo. Si faceva un telaio quadro di
10   tavole, alto braccia 2 incirca, che in su le teste aveva quattro ga-
    gliardi piedi fatti a uso di trespoli da tavola et incatenati a guisa di
    travaglio; sopra questo telaio erano in croce due tavole larghe braccia
    uno, che in mez[z]o avevano una buca di mezzo braccio, nella quale era
    uno stile alto sopra cui si accomodava una mandorla, dentro la quale,
15   che era tutta coperta di bambagia, di cherubini e di lumi et altri or-
    namenti, era in un ferro al traverso posta a sedere o ritta, secondo
    che altri voleva, una persona che rappresentava quel Santo, il quale
    principalmente da quella Compagnia come proprio avvocato e pro-
    tettore si onorava, overo un Cristo, una Madonna, un S. Giovanni
20   o altro; i panni della quale figura coprivano il ferro in modo che non
    si vedeva. A questo medesimo stile erano accommodati ferri che,
    girando più bassi e sotto la mandorla, facevano quattro o più o
    meno rami simili a quelli d'un albero, che negl'estremi con simili
    ferri aveva per ciascuno un piccolo fanciullo vestito da angiolo; e
25   questi, secondo che volevano, giravano in sul ferro dove posavano i
    piedi, che era gangherato. E di così fatti rami si facevano talvolta
    due o tre ordini d'Angeli o di Santi, secondo che quello era che si
    aveva a rappresentare. E tutta questa machina e lo stile et i ferri,
    che talora faceva un giglio, talora un albero e spesso una nuvola o
30   altra cosa simile, si copriva di bambagia e, come si è detto, di cheru-
    bini, serafini, stelle d'oro et altri cotali ornamenti. E dentro erano
    facchini o villani che la portavano sopra le spalle, i quali si mettevano
    intorno intorno a quella tavola che noi abbiam chiamato telaio, nella
    quale erano confitti sotto, dove il peso posava sopra le spalle loro,
35   guanciali di cuoio pieni o di piuma o di bambagia o d'altra cosa simile
    che acconsentisse e fusse morbida. E tutti gl'ingegni e le salite et al-
    tre cose erano coperte, come si è detto di sopra, con bambagia, che fa-
    ceva bel vedere, e si chiamavano tutte queste machine "nuvole". Die-
    tro venivano loro cavalcate d'uomini e di sergenti a piedi in varie
40   sorti, secondo la storia che si rappresentava, nella maniera che oggi
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