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da molta e ben acconcia bambagia che faceva nuvola, piena di Che- |
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rubini, Serafini et altri Angeli così fatti, di diversi colori e molto |
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bene accommodati. Questi, allentandosi un canapetto di sopra nel |
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cielo, venivano giù per i due maggiori in sul detto tramez[z]o dove si |
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recitava la festa; et annunziato a Cristo il suo dover salir in cielo, |
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o fatto altro uffizio, perché il ferro dov'erano legati in cintola era |
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fermo nel piano dove posavan i piedi, e si giravan intorno intorno, |
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quando erano usciti e quando ritornavano potevan far reverenza e |
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voltarsi secondo che bisognava, onde nel tornar in su si voltava verso |
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il cielo, e dopo erano per simile modo ritirati in alto. Questi ingegni |
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dunque e queste invenzioni si dice che furono del Cecca, perché se |
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bene molto prima Filippo Bruneleschi n'aveva fatto de' così fatti, |
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vi furono nondimeno con molto giudizio molte cose aggiunte dal |
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Cecca. E da queste poi venne in pensiero al medesimo di fare le nu- |
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vole che andavano per la città a processione ogni anno la vigilia di |
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S. Giovanni, e l'altre cose che bellissime si facevano. E ciò era cura |
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di costui, per essere, come si è detto, persona che serviva il publico. |
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Ora, dunque, non sarà se non bene con questa occasione dire alcune |
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cose che in detta festa e processione si facevano, acciò ne passi ai po- |
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steri memoria, essendosi oggi per la maggior parte dismesse. Pri- |
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mieramente adunque la piazza di S. Giovanni si copriva tutta di tele |
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az[z]urre, piene di gigli grandi fatti di tela gialla e cucitivi sopra; e nel |
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mezzo erano, in alcuni tondi pur di tela e grandi braccia dieci, l'arme |
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del Popolo e Comune di Firenze, quella de' Capitani di Parte Guelfa |
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et altre; et intorno intorno negl'estremi del detto cielo, che tutta la |
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piazza, comeché grandissima sia, ricopriva, pendevano drappelloni |
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pur di tela dipinti di varie imprese, d'armi di Magistrati e d'Arti, e di |
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molti leoni, che sono una dell'insegne della città. Questo cielo, overo |
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coperta così fatta, era alto da terra circa venti braccia; posava sopra |
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gagliardissimi canapi attaccati a molti ferri che ancor si veggiono |
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intorno al tempio di S. Giovanni, nella facciata di S. Maria del Fiore |
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e nelle case che sono per tutto intorno intorno alla detta piazza, e fra |
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l'un canapo e l'altro erano funi che similmente sostenevano quel |
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cielo, che per tutto era in modo armato, e particolarmente in sugl'e- |
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stremi, di canapi, di funi e di soppanni e fortezze di tele doppie e |
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canevacci, che non è possibile imaginarsi meglio; e che è più, era in |
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modo e con tanta diligenza accomodata ogni cosa, che ancora che mol- |
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to fussero dal vento, che in quel luogo può assai d'ogni tempo come sa |
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ognuno, gonfiate e mosse le vele, non però potevano essere |
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sollevate né sconce in modo nessuno. Erano queste tende di cinque |