|  |  | che tutti gl'altri operato. E così fattogli dare il premio, comandò | 
|  |  | agl'altri che tutti coprissero le loro pitture dei migliori az[z]urri che | 
|  |  | si trovassero e le toccassino d'oro, acciò che fussero simili a quelle | 
|  |  | di Cosimo nel colorito e nell'essere ricche. Laonde i poveri | 
| 5 |  | pittori disperati d'avere a sodisfare alla poca intelligenza del Padre | 
|  |  | Santo, si diedero a guastare quanto avevano fatto di buono; onde | 
|  |  | Cosimo si rise di coloro che poco inanzi si erano riso del fatto suo. | 
|  |  | Dopo, tornatosene a Firenze con qualche soldo, attese vivendo assai | 
|  |  | agiatamente a lavorare al solito, avendo in sua compagnia quel Piero | 
| 10 |  | che fu sempre chiamato Piero di Cosimo, suo discepolo; il quale | 
|  |  | gli aiutò lavorare a Roma nella cappella di Sisto, e vi fece oltre all'al- | 
|  |  | tre cose un paese, dove è dipinta la predica di Cristo, che è tenuto | 
|  |  | la miglior cosa che vi sia. Stette ancor seco Andrea di Cosimo, et | 
|  |  | attese assai alle grottesche. Essendo finalmente Cosimo vivuto anni | 
| 15 |  | 68, consumato da una lunga infirmità si morì l'anno 1484, e dalla | 
|  |  | Compagnia del Bernardino fu sepellito in S. Croce. Dilettossi costui | 
|  |  | in modo dell'alchimia che vi spese vanamente, come fanno tutti co- | 
|  |  | loro che v'attendono, ciò che egli aveva, intantoché vivo lo consumò, | 
|  |  | et allo stremo l'aveva condotto, d'agiato che egli era, poverissimo. |