Volume 3

Edizione Giuntina
    Disegnò Cosimo benissimo, come si può vedere nel nostro libro,
    non pure nella carta dove è disegnata la storia della predicazione so-
    pradetta che fece nella cappella di Sisto, ma ancora in molte altre
    fatte di stile e di chiaro scuro. Et il suo ritratto avemo nel detto li-
5   bro di mano d'Agnolo di Donnino pittore e suo amicissimo. Il quale
    Agnolo fu molto diligente nelle cose sue, come oltre ai disegni si può
    vedere nella loggia dello Spedale di Bonifazio, dove nel peduccio
    d'una volta è una Trinità di sua mano a fresco, et accanto alla porta
    del detto Spedale, dove oggi stanno gli abandonati, sono dipinti dal
10   medesimo certi poveri e lo spedaliere che gli raccetta, molto ben fatti,
    e similmente alcune donne. Visse costui stentando e perdendo tutto
    il tempo dietro ai disegni senza mettere in opera; et in ultimo si morì,
    essendo povero quanto più non si può essere.
    Di Cosimo, per tornare a lui, non rimase altri che un figliuolo, il
15   quale fu muratore e architetto ragionevole.
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Edizione Torrentiniana
    condusse a la morte. Dopo la morte poi in memoria dello scorno fatto a'
    suoi concorrenti nella cappella gli fu fatto questo epitaffio:
    PINSI, E PINGENDO FEI
    CONOSCER QUANTO IL BEL COLORE INGANNA
20   ET A' COMPAGNI MIEI
    COME TAL BIASMA ALTRUI CHE Sé CONDANNA.
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