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Fece Giovanni un numero grandissimo di opere e quadri, che sono ripo- |
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sti in quelle case de' gentiluomini di Venezia; de' quali per la moltitudine |
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non iscade far menzione, avendo io insegnato dove sono le cose più nota- |
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bili e belle che e' facesse mai. Né ancora dirò tutto quel che di suo egli |
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mandò per il dominio di Venezia, e' molti ritratti di prìncipi che egli |
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fece, senza le altre cose spezzate di alcuni quadroni fatti loro, come in |
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Rimino al signor Sigismondo Malatesta un quadro d'una Pietà che |
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ha due puttini che la reggono, la quale è oggi in San Francesco in |
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quella città. |
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Ebbe Giovanni molti discepoli, ai quali egli con grande amorevolezza |
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insegnò l'arte; fra i quali fu in Padova, già 60 anni,Iacopo da Montagna, |
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che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano l'opere sue che |
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si veggono et in Padova et in Venezia. Ma quello che più di tutti lo imitò |
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e gli fece maggiore onore fu il Rondinello da Ravenna, del quale si |
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servì sempre in tutte le opere sue. Costui fece in Ravenna molte opere, |
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come in San Domenico una tavola, e nel Duomo un'altra, ch'è tenuta |
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molto bella per di quella maniera. E quella che passò tutte l'altre, a' |
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Frati Carmelitani nella chiesa di San Giovan Batista, dove è una Nostra |
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Donna con due Santi bellissimi; ma fra tutte le cose che vi sono, ci è un |
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Santo Alberto loro frate, che è bellissimo nella testa e ne' panni e per |