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di sua mano in San Francesco, che fu tenuta per un tempo cosa |
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molto eccellente per vedersi dentro a quella una pulitezza et una diligen- |
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zia straordinaria. Fece nella chiesa di San Zacaria, dove stanno le mo- |
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nache, alla cappella di San Girolamo una tavola, che vi è dentro variati |
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Santi intorno alla Nostra Donna, dove è usato ingegno e giudizio in un |
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casamento che v'è dentro, e così nelle figure; la quale fu lodata grande- |
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mente dagli artefici e gentiluomini di quella città. Egli ancora nella |
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sagrestia de' Frati Minori, detta la Ca' Grande, ne fece un'altra, che di |
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assai bella maniera e con bonissimo disegno fu condotta. A San Michele |
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poi di Murano lavorò un'altra tavola, et a S. Francesco della Vigna, |
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dove stano Frati del Zoccolo, nella chiesa vecchia pose un quadro di un |
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Cristo morto; la fama del quale si divulgò talmente, che Lodovico XI re |
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di Francia, invaghito del suo nome, lo mandò a chiedere a quella città, |
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dalla quale con difficultà gli fu concesso; et in luogo di quello ve ne fu |
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messo un altro sotto il nome di Giovan Bellino, il quale non fu sì leggia- |
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dro né sì ben condotto quanto quello, perché si tiene che un Girolamo Mo- |
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cetto suo creato vi lavorasse sopra, sendo la differenza dal primo tanto |
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diversamente condotta. Fece ancora nella Confraternita di San Girola- |
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mo una opera che v'è dentro figure piccole, molto lodata. |
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Laonde venute in considerazione l'opere di Giovanni fra i gentiluo- |
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mini di quella città, la volsero crescere di ornamento; e proposto nel |