Volume 3

Edizione Giuntina
    bella e buona maniera che non è quasi possibile veder meglio né
    imaginarsi la fatica e diligenza che Ercole vi pose, là dove è molto
    miglior opera la predella che la tavola, le quali amendue furono fatte
    in un medesimo tempo, vivente il Costa; dopo la morte del quale fu
5   messo Ercole da Domenico Garganelli a finire la cappella in San
    Petronio, che come si disse di sopra aveva Lorenzo cominciato e
    fattone picciola parte. Ercole dunque (al quale dava per ciò il detto
    Domenico quattro ducati il mese e le spese a lui et a un garzone e
    tutti i colori che nell'opera avevano a porsi) messosi a lavorar[e], finì
10   quell'opera per sì fatta maniera che passo il maestro suo di gran
    lunga, così nel disegno e colorito come nella invenzione. Nella prima
    parte, overo faccia, è la Crucifissione di Cristo fatta con molto giu-
    dizio, perciò che oltre il Cristo che vi si vede già morto, vi è benissimo
    espresso il tumulto de' Giudei venuti a vedere il Messia in croce,
15   e tra essi è una diversità di teste maravigliosa; nel che si vede che
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Edizione Torrentiniana
    particularmente in San Giovanni in Monte di quella città fece una tavola
    con una Nostra Donna e certi Santi dintorno, che fu finita da lui
    l'anno MCCCCIIIC. E così in San Petronio, in una cappella, una ta-
    vola a tempera che si conosce a la maniera, con una predella sotto di
20   figure piccole fatte con gran diligenzia.
    Al Cossa dunque, mentre che egli era in cotanto credito, fu da alcuni
    Ferraresi dato a imparare i modi della arte il predetto Ercole, molto
    giovane allora, modesto e di acuto ingegno; il quale, per venire a quel
    grado che e' più bramava studiando continovamente il dì e la notte, passò
25   in brieve tempo il maestro quanto al disegno; ma per la reverenzia che gli
    portava non si volse però per questo partire da lui, ma continovò
    nel servizio suo fino a la morte di esso Cossa con fatiche e disagi quasi
    incredibili. Venuta la morte del suo maestro, che lavorava allora la cap-
    pella de' Garganelli in San Pietro di Bologna, fu ricercato dal padrone
30   di quello se li bastava l'animo di condurla a quella perfezzione che 'l
    Cossa aveva disegnato. Per il che Ercole con bonissimo animo la prese,
    e si convennero insieme di dargli quattro ducati il mese e la spesa per lui
    e per un suo garzone et i colori che in tale opera avevano a porsi. Laonde
    Ercole messosi a gara con l'opera che il Cossa aveva fatta nella volta, la
35   passò grandemente di disegno, di colorito e d'invenzione. Egli figurò in
    una parete la Crocifissione di Cristo, cosa che è molto piena e bella, dove
    si vede figurato da lui, oltra il Cristo che già è morto, il tumulto de' Giu-
    dei venuti a vedere il Messia in croce, e tra questi una diversità di teste
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