15 |
|
ERCOLE FERRARESE. |
|
|
PITTORE. |
|
|
Ancora che fiorissero in Toscana d'ogni tempo gli ingegni maravigliosa- |
|
|
mente nelle pitture, nondimeno ne l'altre provincie d'Italia che questo |
|
|
intendevano si veniva a risvegliare sempre qualche persona che faceva |
20 |
|
l'arte in que' luoghi tenere eccellente: e certamente dove non sono gli |
|
|
studii e gli uomini per usanza inclinati ad imparare, non possono |
|
|
le genti né così tosto né così lodate divenire. Ma quando in tali città di- |
|
|
vengono alcuni eccellenti, sono da que' popoli ammirati e stimati per la po- |
|
|
ca quantità che il paese loro ne produce, come fu veramente ammirato e |
25 |
|
tenuto eccellente Ercole da Ferrara pittore, che fu creato di Lorenzo Cos- |
|
|
sa. Il quale Cossa fu ne' suoi tempi molto stimato, et infinite opere fece et |
|
|
in Ferrara e per tutta la Lombardia, et in Bologna massimamente, dove |
|
|
chiamato da messer Giovanni Bentivogli, dipinse molte camere e molte |
|
|
sale nel palazzo di quello, de le quali, per essere state poi rovinate, non |
30 |
|
accade altrimenti dire; e la cappella ancora in San Iacopo con duoi Trion- |
|
|
fi, tenuti allora in quella città una cosa molto eccellente. Lavorò ancora in |
|
|
Ravenna nella chiesa di San Domenico la tavola a tempera, e la cap- |
|
|
pella di San Bastiano a fresco; et in Ferrara sua patria il coro di San |
|
|
Domenico a fresco pure; e molte altre opere a tempera che non sono da |
35 |
|
farne memoria. E nella Misericordia di Bologna fece alcune pitture; ma |