Volume 3

Edizione Giuntina
    rimunerato, venne capriccio a Dello di tornare a Firenze per far ve-
    dere agl'amici come da estrema povertà fosse a gran ric[c]hezze salito.
    Onde andato per la licenza a quel re, non solo l'ottenne graziosa-
    mente - comeché volentieri l'arebbe ratenuto se fusse stato in pia-
5   cere di Dello -, ma per maggiore segno di gratitudine fu fatto da
    quel liberalissimo re cavaliere; per che, tornando a Firenze per avere
    le bandiere e la confermazione de' privilegii, gli furono denegate per
    cagione di Filippo Spano degli Scolari, che in quel tempo, come
    gran siniscalco del re d'Ungheria, tornò vittorioso de' Turchi. Ma
10   avendo Dello scritto subitamente in Ispagna al re dolendosi di questa
    ingiuria, il re scrisse alla Signoria in favore di lui sì caldamente, che
    gli fu senza contrasto conceduta la disiderata e dovuta onoranza.
    Dicesi che tornando Dello a casa a cavallo con le bandiere, vestito di
    brocato et onorato dalla Signoria, fu proverbiato nel passare per
15   Vacchereccia - dove allora erano molte botteghe d'orefici - da certi
    domestici amici che in gioventù l'avevano conosciuto, o per ischerno
    o per piacevolezza che lo facessero, e che egli rivolto dove aveva udito
    la voce fece con ambe le mani le fiche, e senza dire alcuna cosa passò
    via, sì che quasi nessuno se n'accorse, se non se quelli stessi che
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Edizione Torrentiniana
20   questa opera fu condotto in Ispagna; ove postosi al servigio del re, venne
    in tanto credito che molto più desiderare da artefice non si sarebbe potuto:
    di maniera che, avendo fatto opere dell'una e dell'altra arte, al re pareva
    essergli debitore. Venendo adunque dopo qualche anno capriccio a Dello
    di tornare a Fiorenza, solo per farsi vedere agli amici come da la tanta
25   povertà che prima il tormentava a così gran ricchezze fosse salito, il re
    per mostrargli gratitudine de' suoi servigi lo fece cavaliere a spron d'oro.
    Per che tornando a Fiorenza per avere le bandiere e la confermazione
    de' privilegi, gli furono denegate ad instanzia di Filippo Spano degli
    Scolari, che tornava vittorioso contra de' Turchi; e fu fatto forza
30   che e' non le avesse altrimenti. Ma Dello scrisse subitamente in
    Ispagna al re, dolendosi di questa ingiuria; et il re scrisse alla Signoria
    in favore di lui sì caldamente, che gli fu conceduto senza contrasto ciò
    che e' chiedeva. Dicono che tornando a casa a cavallo con le bandiere,
    vestito di broccato e dalla Signoria onorato, passando per Vacchereccia,
35   dove allora erano infinite botteghe d'orefici, da molti suoi domestici amici,
    i quali in gioventù l'avevano conosciuto, fu nel passare proverbiato, o
    per ischerno o per piacevolezza; per il che, rivolto dove udiva la voce,
    fece con ambe le mani le fiche, e senza alcuna cosa dire passò via, sì che
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