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maggiori e principali, cioè S. Giovanni Laterano, S. Maria Maggiore, |
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S. Stefano in Celio Monte, S. Apostolo, S. Paolo e S. Lorenzo extra |
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Muros: non dico di S. Piero, perché ne fece impresa a parte. Il me- |
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desimo ebbe animo di ridurre in fortezza e fare come una città ap- |
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partata il Vaticano tutto; nella quale disegnava tre vie che si dirizza- |
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vano a S. Piero (credo dove è ora Borgo Vecchio e Nuovo), le quali |
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copriva di logge di qua e di là con botteghe commodissime, sepa- |
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rando l'arti più nobili e più ricche dalle minori, e mettendo insieme |
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ciascuna in una via da per sé; e già aveva fatto il torrione tondo che |
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si chiama ancora il torrione di Nicola. E sopra quelle botteghe e |
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logge venivano case magnifiche e commode e fatte con bellissima |
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architettura et utilissima, essendo disegnate in modo che erano di- |
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fese e coperte da tutti que' venti che sono pestiferi in Roma, e levati |
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via tutti gl'impedimenti o d'acque o di fastidii che sogliono generar |
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mal'aria. E tutto averebbe finito, ogni poco più che gli fusse stato |
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conceduto di vita, il detto Pontefice, il quale era d'animo grande e |
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risoluto, et intendeva tanto che non meno guidava e reggeva gl'arte- |
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fici che eglino lui. La qual cosa fa che le imprese grandi si conducono |
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facilmente a fine, quando il padrone intende da per sé e come ca- |
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pace può risolvere sùbito: dove uno irresoluto et incapace nello |
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star fra il sì e il no, fra varii disegni et openioni lascia passar molte |
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volte inutilmente il tempo senz'operare. Ma di questo disegno di |
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Nicola non accade dire altro da che non ebbe effetto. Voleva |
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oltre ciò edificare il palazzo papale con tanta magnificenza e gran- |
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dezza, e con tante commodità e vaghezza, che e' fusse per l'uno e per |
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l'altro conto il più bello e maggior edifizio di Cristianità, volendo che |
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servisse non solo alla persona del Sommo Pontefice, capo de' Cristiani, |
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e non solo al Sacro Collegio de' cardinali, che essendo il suo consiglio |
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et aiuto gl'arebbono a esser sempre intorno, ma che ancora vi stes- |
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sino commodamente tutti i negozii, spedizioni e giudizii della corte, |
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dove ridotti insieme tutti gl'uffizii e le corti arebbono fatto una ma- |
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gnificenza e grandezza, e, se questa voce si potesse usare in simili |
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cose, una pompa incredibile; e che è più infinitamente, aveva a ri- |
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cevere imperadori, re, duchi et altri prìncipi cristiani che o per fac- |
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[c]ende loro o per divozione visitassero quella Santissima Apostolica |
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Sede. E chi crederà che egli volesse farvi un teatro per le coronazioni |
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de' Pontefici? et i giardini, logge, acquidotti, fontane, cappelle, li- |
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brerie, et un conclavi appartato bellissimo? Insomma questo (non |
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so se palazzo, castello o città debbo nominarlo) sarebbe stata la più |
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superba cosa che mai fusse stata fatta dalla creazione del mondo, |