Volume 3

Edizione Giuntina
    maggiori e principali, cioè S. Giovanni Laterano, S. Maria Maggiore,
    S. Stefano in Celio Monte, S. Apostolo, S. Paolo e S. Lorenzo extra
    Muros: non dico di S. Piero, perché ne fece impresa a parte. Il me-
    desimo ebbe animo di ridurre in fortezza e fare come una città ap-
5   partata il Vaticano tutto; nella quale disegnava tre vie che si dirizza-
    vano a S. Piero (credo dove è ora Borgo Vecchio e Nuovo), le quali
    copriva di logge di qua e di là con botteghe commodissime, sepa-
    rando l'arti più nobili e più ricche dalle minori, e mettendo insieme
    ciascuna in una via da per sé; e già aveva fatto il torrione tondo che
10   si chiama ancora il torrione di Nicola. E sopra quelle botteghe e
    logge venivano case magnifiche e commode e fatte con bellissima
    architettura et utilissima, essendo disegnate in modo che erano di-
    fese e coperte da tutti que' venti che sono pestiferi in Roma, e levati
    via tutti gl'impedimenti o d'acque o di fastidii che sogliono generar
15   mal'aria. E tutto averebbe finito, ogni poco più che gli fusse stato
    conceduto di vita, il detto Pontefice, il quale era d'animo grande e
    risoluto, et intendeva tanto che non meno guidava e reggeva gl'arte-
    fici che eglino lui. La qual cosa fa che le imprese grandi si conducono
    facilmente a fine, quando il padrone intende da per sé e come ca-
20   pace può risolvere sùbito: dove uno irresoluto et incapace nello
    star fra il sì e il no, fra varii disegni et openioni lascia passar molte
    volte inutilmente il tempo senz'operare. Ma di questo disegno di
    Nicola non accade dire altro da che non ebbe effetto. Voleva
    oltre ciò edificare il palazzo papale con tanta magnificenza e gran-
25   dezza, e con tante commodità e vaghezza, che e' fusse per l'uno e per
    l'altro conto il più bello e maggior edifizio di Cristianità, volendo che
    servisse non solo alla persona del Sommo Pontefice, capo de' Cristiani,
    e non solo al Sacro Collegio de' cardinali, che essendo il suo consiglio
    et aiuto gl'arebbono a esser sempre intorno, ma che ancora vi stes-
30   sino commodamente tutti i negozii, spedizioni e giudizii della corte,
    dove ridotti insieme tutti gl'uffizii e le corti arebbono fatto una ma-
    gnificenza e grandezza, e, se questa voce si potesse usare in simili
    cose, una pompa incredibile; e che è più infinitamente, aveva a ri-
    cevere imperadori, re, duchi et altri prìncipi cristiani che o per fac-
35   [c]ende loro o per divozione visitassero quella Santissima Apostolica
    Sede. E chi crederà che egli volesse farvi un teatro per le coronazioni
    de' Pontefici? et i giardini, logge, acquidotti, fontane, cappelle, li-
    brerie, et un conclavi appartato bellissimo? Insomma questo (non
    so se palazzo, castello o città debbo nominarlo) sarebbe stata la più
40   superba cosa che mai fusse stata fatta dalla creazione del mondo,
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