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di Bari un Crucifisso dintornato nel legno con tre mez[z]e figure |
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bellissime che sono sopra la porta del coro. |
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Ma tornando a Vittore Pisano, le cose che di lui si sono di sopra |
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raccontate furono scritte da noi, senza più, quando la prima volta fu |
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stampato questo nostro libro, perché io non aveva ancora dell'opere |
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di questo eccellente artefice quella cognizione e quel ragguaglio avu- |
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to, che ho avuto poi. Per avisi, dunque, del molto reverendo e dot- |
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tissimo padre fra' Marco de' Medici veronese dell'Ordine de' Frati |
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Predicatori, sì come ancora racconta il Biondo da Furlì dove nella sua |
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Italia illustrata parla di Verona, fu costui in eccellenza pari a tutti i |
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pittori dell'età sua, come, oltre l'opere raccontate di sopra, possono di |
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ciò fare amplissima fede molte altre che in Verona sua nobilissima |
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patria si veggiono, se bene in parte quasi consumate dal tempo. E |
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perché si dilettò particolarmente di fare animali, nella chiesa di S. Na- |
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stasia di Verona, nella cappella della famiglia de' Pellegrini, dipinse |
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un Santo Eustachio che fa carezze a un cane pezzato di tané e bianco, |
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il quale co' piedi alzati et appoggiati alla gamba di detto Santo si ri- |
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volta col capo indietro, quasi che abbia sentito rumore, e fa questo |
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atto con tanta vivezza che non lo farebbe meglio il naturale. Sotto la |
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qual figura si vede dipinto il nome d'esso Pisano, il quale usò di |
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chiamarsi quando Pisano e quando Pisanello, come si vede e nelle |
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pitture e nelle medaglie di sua mano. Dopo la detta figura di S. Eu- |
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stachio, la quale è delle migliori che questo artefice lavorasse |
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e veramente bellissima, dipinse tutta la facciata di fuori di detta |
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cappella; dall'altra parte un S. Giorgio armato d'armi bianche fatte |
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d'argento, come in quell'età non pur egli ma tutti gl'altri pittori |
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costumavano; il quale S. Giorgio, dopo aver morto il dragone vo- |
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lendo rimettere la spada nel fodero, alza la mano diritta che tien la |
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spada già con la punta nel fodero, et abbassando la sinistra acciò che |
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la maggior distanza gli faccia agevolezza a infoderar la spada che è |
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lunga, fa ciò con tanta grazia e con sì bella maniera che non si può |
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veder meglio. E Michele Sanmichele veronese, architetto della illu- |
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strissima Signoria di Vinezia e persona intendentissima di queste |
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belle arti, fu più volte vivendo veduto contemplare queste opere |
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di Vittore con maraviglia, e poi dire che poco meglio si poteva ve- |
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dere del Santo Eustachio, del cane e del San Giorgio sopradetto. |
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Sopra l'arco poi di detta cappella è dipinto quando San Giorgio, |
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ucciso il dragone, libera la figliuola di quel re, la quale si vede vicina |
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al Santo con una veste lunga secondo l'uso di que' tempi; nella qual |
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parte è maravigliosa ancora la figura del medesimo San Giorgio, il |