Volume 3

Edizione Giuntina
    et una nel Carmino lavorata a tempera, et infiniti altri maestri ai quali
    sempre con amorevolezza insegnò l'arte. De le fatiche sue visse ono-
    ratamente, e straordinariamente spese nelle cose d'amore, delle quali
    del continuo mentre che visse fino a la morte si dilettò. Fu richiesto
5   per via di Cosimo de' Medici dalla comunità di Spoleti di fare la cap-
    pella nella chiesa principale della Nostra Donna, la quale lavorando
    insieme con fra' Diamante condusse a bonissimo termine; ma so-
    pravenuto dalla morte non la potette finire: perciò che dicono che
    essendo egli tanto inclinato a questi suoi beati amori, alcuni parenti
10   della donna da lui amata lo fecero avvelenare.
    Finì il corso della vita sua fra' Filippo di età d'anni 57 nel 1438,
    et a fra' Diamante lasciò in governo per testamento Filippo suo
    figliuolo, il quale fanciullo di dieci anni, imparando l'arte da fra'
    Diamante, seco se ne tornò a Fiorenza, portandosene fra' Dia-
15   mante 300 ducati che per l'opera fatta si restavano ad avere da la
    comunità: de' quali comperati alcuni beni per sé proprio, poca parte
    fece al fanciullo. Fu acconcio Filippo con Sandro Botticello, tenuto
    allora maestro bonissimo. Et il vecchio fu sotterrato in un sepolcro
    di marmo rosso e bianco, fatto porre dagli Spoletini nella chiesa che
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Edizione Torrentiniana
20   sempre con amorevolezza insegnò l'arte. De le fatiche sue onoratamente
    visse, e straordinariamente spese, massime nelle cose d'amore, delle quali
    del continuo mentre che visse fino a la morte si dilettò. Fu richiesto per
    via di Cosimo de' Medici dalla comunità di Spoleti per fare la cappella
    nella chiesa principale della Nostra Donna, la quale lavorando insieme con
25   fra' Diamante condusse a bonissimo termine, e delle cose sue ch'egli fece è
    delle belle tenuta la bellissima; ma intervenendo la morte sua, da lui non fu
    finita: perciò che dicono che sendo egli tanto inclinato a questi suoi beati
    amori, alcuni parenti della donna da lui amata lo fecero avvelenare.
    Finì il corso della vita sua fra' Filippo di età d'anni LXVII nel
30   MCCCCXXXVIII, et a fra' Diamante lasciò in governo per testamento
    Filippo suo figliuolo, il quale fanciullo di dieci anni, imparando l'arte da
    fra' Diamante, seco se ne tornò a Fiorenza; e portos[s]ene fra' Diamante
    CCC ducati che per l'opera fatta si restavano ad avere da la comunità:
    de' quali comperati alcuni beni per sé proprio, poca parte fece al fan-
35   ciullo. Fu acconcio Filippo con Sandro Botticello, tenuto allora maestro
    bonissimo. Et il vecchio fu sotterrato in un sepolcro di marmo rosso e
    bianco, fatto porre dagli Spoletini nella chiesa che e' dipigneva. Dolse la
    morte sua a molti amici et a Cosimo de' Medici e particularmente a
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