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sempre con amorevolezza insegnò l'arte. De le fatiche sue onoratamente |
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visse, e straordinariamente spese, massime nelle cose d'amore, delle quali |
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del continuo mentre che visse fino a la morte si dilettò. Fu richiesto per |
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via di Cosimo de' Medici dalla comunità di Spoleti per fare la cappella |
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nella chiesa principale della Nostra Donna, la quale lavorando insieme con |
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fra' Diamante condusse a bonissimo termine, e delle cose sue ch'egli fece è |
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delle belle tenuta la bellissima; ma intervenendo la morte sua, da lui non fu |
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finita: perciò che dicono che sendo egli tanto inclinato a questi suoi beati |
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amori, alcuni parenti della donna da lui amata lo fecero avvelenare. |
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Finì il corso della vita sua fra' Filippo di età d'anni LXVII nel |
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MCCCCXXXVIII, et a fra' Diamante lasciò in governo per testamento |
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Filippo suo figliuolo, il quale fanciullo di dieci anni, imparando l'arte da |
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fra' Diamante, seco se ne tornò a Fiorenza; e portos[s]ene fra' Diamante |
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CCC ducati che per l'opera fatta si restavano ad avere da la comunità: |
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de' quali comperati alcuni beni per sé proprio, poca parte fece al fan- |
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ciullo. Fu acconcio Filippo con Sandro Botticello, tenuto allora maestro |
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bonissimo. Et il vecchio fu sotterrato in un sepolcro di marmo rosso e |
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bianco, fatto porre dagli Spoletini nella chiesa che e' dipigneva. Dolse la |
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morte sua a molti amici et a Cosimo de' Medici e particularmente a |