Volume 3

Edizione Giuntina
    la tavola dell'altar maggiore, mentre vi lavorava gli venne un giorno
    veduta una figliuola di Francesco Buti cittadin fiorentino, la quale
    era quivi in serbanza. Fra' Filippo dato d'occhio alla Lucrezia, che
    così era il nome della fanciulla, la quale aveva bellissima grazia et
5   aria, tanto operò con le monache che ottenne di farne un ritratto per
    metterlo in una figura di Nostra Donna per l'opra loro; e con questa
    occasione innamoratosi maggiormente, fece poi tanto per via di
    mez[z]i e di pratiche, che egli sviò la Lucrezia da le monache e la
    menò via il giorno appunto ch'ella andava a vedere mostrar la Cintola
10   di Nostra Donna, onorata reliquia di quel castello. Di che le monache
    molto per tal caso furono svergognate, e Francesco suo padre non
    fu mai più allegro, e fece ogni opera per riaverla; ma ella o per paura
    o per altra cagione non volle mai ritornare, anzi starsi con Filippo,
    il quale n'ebbe un figliuol maschio, che fu chiamato Filippo egli
15   ancora, e fu poi come il padre molto eccellente e famoso pittore.
    In S. Domenico di detto Prato sono due tavole, et una Nostra
    Donna nella chiesa di S. Francesco nel tramez[z]o, il quale le-
    vandosi di dove prima era, per non guastarla tagliarono il muro
    dove era dipinto, et allacciatolo con legni attorno lo traportarono in
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Edizione Torrentiniana
20   Margherita gli allogarono per lo altare della chiesa una tavola; la quale
    poi che egli ebbe cominciata, essendo nel monistero, vide fra' Filippo
    un di una figliuola di Francesco Buti cittadin fiorentino, la quale o per ser-
    banza o per monaca farsi era quivi condotta. Fra' Filippo dato d'occhio
    alla Lucrezia, che così era il nome della fanciulla, la quale aveva bellissi-
25   ma grazia et aria, tanto operò con le monache che ottenne di farne un ri-
    tratto per metterlo in una figura di Nostra Donna per l'opra loro; la qual
    cosa con molta difficultà gli concessero. Et egli poi fece tanto per via di
    mez[z]i e di pratiche che egli sviò la Lucrezia da le monache un giorno ap-
    punto ch'ella andava a veder mostrar la Cintola di Nostra Donna, onora-
30   ta reliquia di quel castello. Di che le monache molto per tal caso furono sver-
    gognate, e Francesco suo padre non fu mai più allegro, tenendosi per questo
    vituperatissimo; egli pur la rivoleva, et ella per paura mai non vi volse an-
    dare. Per che molto delle qualità sue innamoratosi, fra' Filippo la ingravi-
    dò, et ella a tempo debito gli partorì un figliuol maschio che fu chiamato
35   Filippo egli ancore, e fu poi come il padre molto eccellente è famoso pittore.
    In San Domenico di detto Prato sono due tavole, et una Nostra Don-
    na nella chiesa di San Francesco nel tramez[z]o, il quale levandosi do-
    ve prima era, per non guastarla tagliarono il muro dove fu dipinto, et
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