Volume 3

Edizione Giuntina
    San Giovanni Batista per mettere all'ermo di Camaldoli in una delle
    celle de' romiti che ella aveva fatta fare per sua divozione, intitolata
    a S. Giovanni Batista; et alcune storiette che si mandarono a donare
    da Cosimo a Papa Eugenio IIII viniziano. Laonde fra' Filippo molta
5   grazia di quest'opera acquistò appresso il Papa.
    Dicesi ch'era tanto venereo che vedendo donne che gli piacessero,
    se le poteva avere ogni sua facultà donato le arebbe: e non potendo per
    via di mezzi, ritraendole in pittura con ragionamenti la fiamma del suo
    amore intiepidiva. Et era tanto perduto dietro a questo appetito, che
10   all'opere prese da lui quando era in questo umore poco o nulla atten-
    deva. Onde una volta fra l'altre Cosimo de' Medici, faccendoli fare
    una opera, in casa sua lo rinchiuse perché fuori a perder tempo non
    andasse; ma egli statoci già due giorni, spinto da furore amoroso,
    anzi bestiale, una sera con un paio di forbici fece alcune liste de'
15   lenzuoli del letto, e da una finestra calatosi attese per molti giorni a'
    suoi piaceri. Onde non lo trovando e facendone Cosimo cercare, al-
    fine pur lo ritornò al lavoro; e d'allora in poi gli diede libertà che
    a suo piacere andasse, pentito assai d'averlo per lo passato rinchiuso,
    pensando alla pazzia sua et al pericolo che poteva incorrere; per il che
20   sempre con carezze s'ingegnò di tenerlo per l'avvenire, e così da lui
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Edizione Torrentiniana
    di Camaldoli a una cella de' romiti fatta per divozion sua, intito-
    lat'a San Giovanni Batista; et alcune storiette che si mandarono a do-
    nare per Cosimo a papa Eugenio Quarto veniziano. Laonde fra' Filippo
    molta grazia di questa opera acquistò appresso il Papa.
25   Dicesi ch'era tanto venereo che vedendo donne che gli piacessero,
    se le poteva avere ogni sua facultà donato le arebbe: e non potendo per via
    di mez[z]i, ritraendole in pittura coi ragionamenti la fiamma del suo amo-
    re intiepidiva. Era tanto perduto dietro a questo appetito, che all'opere
    prese da lui quando era in questo umore poco o nulla lavorava. Onde una
30   volta fra l'altre Cosimo de' Medici, faccendoli fare una opera, in casa sua
    lo rinchiuse perché fuori a perder tempo non andasse; ma egli statoci già
    due giorni, spinto dal furore amoroso una sera con un paio di forbici
    fece alcune liste de' lenzuoli del letto, e da una finestra calatosi attese
    per molti giorni a' suoi piaceri. Onde non lo trovando e facendone Cosi-
35   mo cercare, alfine pur lo ritornò al lavoro; e d'allora innanzi gli diede li-
    bertà ch'a suo piacere andasse, pentito assai d'averlo per lo passato
    rinchiuso, pensando alla pazzia sua et al pericolo che poteva incorrere;
    per il che sempre con carezze lo tenne dapoi, e da lui ne fu servito con
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