Volume 3

Edizione Giuntina
    che loro non costano, dovere essere da ognuno per i loro begli occhi,
    come si dice, serviti. Le cortesie di maestro Domenico Viniziano
    cavarono di mano d'Antonello quello che aveva con sue tante fatiche
    e sudori procacciatosi, e quello che forse per grossa somma di danari
5   non averebbe a niuno altro conceduto. Ma perché di m[aestro] Dome-
    nico si dirà quando fia tempo quello che lavorasse in Firenze et a
    cui fusse liberale di quello che aveva da altri cortesemente ricevuto,
    dico che Antonello, dopo la tavola di S. Cassano, fece molti quadri e
    ritratti a molti gentiluomini viniziani; e messer Bernardo Vecchietti
10   fiorentino ha di sua mano in uno stesso quadro S. Francesco e S. Do-
    menico, molto belli.
    Quando poi gl'erano state allogate dalla Signoria alcune storie in
    palazzo, le quali non avevano voluto concedere a Francesco di Mon-
    signore veronese, ancora che molto fusse stato favorito dal duca di
15   Mantoa, egli si ammalò di mal di punta, e si morì d'anni 49 senza
    avere pur messo mano all'opera. Fu dagl'artefici nell'essequie molto
    onorato per il dono fatto all'arte della nuova maniera di colorire,
    come testifica questo epitaffio:
    D. O. M.
20   ANTONIUS PICTOR PRAECIPUUM MESSANAE SUAE, ET SICILIAE TOTIUS
    ORNAMENTUM HAC HUMO CONTEGITUR. NON SOLUM SUIS PICTURIS
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Edizione Torrentiniana
    ad Andrea predetto, et egli a tutti discepoli suoi, tanto che ella si sparse
    per tutta Italia.
    Ma per tornare ad Antonello che rimase in Venezia, e' seguitò, dopo
25   l'opera di San Cassano, il far molti ritratti di naturale a più persone.
    E digià gli era stato allogato dalla Signoria per il palazzo alcune storie
    da lavorarsi nella sala del loro Consiglio, le quali non volson mai dare,
    per pri[e]ghi che ne facessi un marchese vecchio di Mantova, a France-
    sco di Monsignore veronese che fu provisionato da lui, e gli fece
30   molte opere in Mantova, e lavorò ancora in Verona sua patria. Bene è
    vero che Antonello non potette mettere in opera queste istorie, ancora che
    e' ne avesse fatto i cartoni, perché ammalandosi di un mal di punta, di
    età di anni XXXXIX se ne passò a vita migliore. E sommamente fu ono-
    rato nelle esequie dagli artefici del mestiero per il dono che aveva fatto
35   loro de la nuova maniera del colorire, come testifica questo epitaffio:
    D. O. M.
    ANTONIUS PICTOR PRAECIPUUM MESSANAE SUAE ET SICILIAE TOTIUS
    ORNAMENTUM HAC HUMO CONTEGITUR. NON SOLUM SUIS PICTURIS
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