Volume 3

Edizione Giuntina
    ne fece che furono mandati in diversi luoghi. Alla fine, avendosi egli
    quivi acquistato fama e gran nome, gli fu fatta allogazione d'una ta-
    vola che andava in S. Cassano, parocchia di quella città; la qual ta-
    vola fu da Antonello con ogni suo saper e senza risparmio di tempo
5   lavorata; e finita, per la novità di quel colorire e per la bellezza delle
    figure, avendole fatte con buon disegno, fu comendata molto e tenuta
    in pregio grandissimo. Et inteso poi il nuovo segreto che egli aveva in
    quella città di Fiandra portato, fu sempre amato e carezzato da que'
    magnifici gentiluomini quanto durò la sua vita.
10   Fra i pittori che allora erano in credito in Vinezia era tenuto molto
    eccellente un maestro Domenico. Costui, arivato Antonello in Ve-
    nezia, gli fece tutte quelle carezze e cortesie che maggiori si possono
    fare a un carissimo e dolce amico; per lo che Antonello, che non volle
    esser vinto di cortesia da m[aestro] Domenico, dopo non molti mesi
15   gl'insegnò il secreto e modo di colorire a olio: della qual cortesia et
    amorevolezza straordinaria, niun'altra gli sarebbe potuta esser più
    cara; e certo a ragione, poiché per quella, sì come imaginato si era,
    fu poi sempre nella patria molto onorato. E certo coloro sono ingan-
    nati in digrosso che pensano, essendo avarissimi anco di quelle cose
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Edizione Torrentiniana
20   fece altra sorte di lavori che furon mandati in diversi luoghi. Al-
    la fine, avendo egli quivi aquistato fama, gli fu fatto allogazione d'una ta-
    vola che andava in San Cassano, parrochia di quella città; la quale tavo-
    la fu da Antonello con ogni sua industria et arte senza rispiarmo di tempo
    lavorata, e per la novità di quel colorire e per la bellezza delle figure, ché
25   e' si portò assai bene nel dissegno, commendata molto e tenuta in pregio
    grandissimo, e molto più per avervi egli condotto sì bel segreto. E così
    gli fu fatto abilità e carezze grandissime dal Senato mentre che egli vi
    dimorò.
    Era in quella città allora de' più eccellenti pittori uno chiamato
30   m[aestro] Domenico da Venezia, il quale fece ad Antonello innella sua
    giunta quelle carezze e cortesie che maggiori si posson fare ad amico che
    si ami; per il che Antonello, che non si volse lassar vincere dalle cortesie
    da m[aestro] Domenico, dopo non molti mesi gli insegnò il secreto del colo-
    rire a olio, del quale egli fu molto contento et in Venezia per quello onora-
35   to. Né vi andò troppo tempo che egli fu condotto a Fiorenza da quegli che
    facevano in Venezia le faccende mercantili de' Portinari, per lavorare la
    cappella di Santa Maria Nuova, edificata da loro, come si dirà nella
    Vita di Andrea del Castagno; per che poi m[aestro] Domenico la insegnò
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