Volume 3

Edizione Giuntina
    di fuori è bellissimo, e di dentro, perché bisogna che giri secondo la
    cappella che è tonda, pare che caschi all'indietro e che abbia estrema
    disgrazia. Il che forse non arebbe fatto Leon Battista, se con la
    scienza e teorica avesse avuto la pratica e la sperienza nell'operare,
5   perché un altro arebbe fuggito quella difficultà e cercato più tosto la
    grazia e maggior bellezza dell'edifizio. Tutta questa opera in sé, per
    altro, è bellissima, capricciosa e difficile, e non ebbe Leon Battista
    se non grande animo a voltare in que' tempi quella tribuna nella ma-
    niera che fece.
10   Dal medesimo Lodovico marchese condotto poi Leon Batista a
    Mantoa, fece per lui il modello della chiesa di S. Andrea e d'alcune
    altre cose; e per la via d'andare da Mantoa a Padoa si veggiono al-
    cuni tempii fatti secondo la maniera di costui. Fu esecutore de' dise-
    gni e modelli di Leon Battista, Salvestro Fancelli fiorentino, archi-
15   tetto e scultore ragionevole, il quale condusse secondo il voler di
    detto Leon Battista tutte l'opere che fece fare in Firenze con giudi-
    zio e diligenza straordinaria; et in quelli di Mantoa un Luca fioren-
    tino, che abitando poi sempre in quella città e morendovi, lasciò il
    nome, secondo il Filareto, alla famiglia de' Luchi che vi è ancor
20   oggi. Onde fu non piccola ventura la sua aver amici che intendesseno,
    sapessino e volessino servire, perciò che non potendo gl'architetti
    star sempre in sul lavoro, è loro di grandissimo aiuto un fedele et
    amorevole essecutore: e se niuno mai lo seppe, lo so io benissimo per
    lunga pruova.
25   Nella pittura non fece Leon Battista opere grandi né molto belle,
    con ciò sia che quelle che si veggiono di sua mano, che sono pochissi-
    me, non hanno molta perfezzione; né è gran fatto, perché egli attese
    più agli studî che al disegno. Pur mostrava assai bene, disegnando,
    il suo concetto, come si può vedere in alcune carte di sua mano che
30   sono nel nostro libro, nelle quali è disegnato il ponte Sant'Agnolo
    et il coperto che col disegno suo vi fu fatto a uso di loggia per difesa
    del sole ne' tempi di stati, e delle piogge e de' venti l'inverno; la
    quale opera gli fece far papa Nicola Quinto che aveva disegnato
    farne molte altre simili per tutta Roma; ma la morte vi s'interpose.
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Edizione Torrentiniana
35   Ma nella pittura non fece egli opere grandi né molto belle, con ciò sia che
    quelle che si veggono di suo, che son pure pochissime, non hanno molta
    perfezzione, attesoché egli era molto più dedito agli studii delle lettere
    che a quegli degli esercizii manuali, per essere egli nato, come si è detto,
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