Volume 3

Edizione Giuntina
    et il ciborio del Sacramento sonosi meglio mantenuti; et infinite fi-
    gurine, che in una gloria celeste vi si veggiono, sono tanto belle che
    paiono veramente di paradiso, né può, chi vi si accosta, saziarsi di ve-
    derle. In una cappella della medesima chiesa è di sua mano, in una
5   tavola, la Nostra Donna anunziata dall'angelo Gabriello, con un profi-
    lo di viso tanto devoto, delicato e ben fatto, che par veramente non
    da un uomo, ma fatto in paradiso; e nel campo del paese è Adamo et
    Eva, che furono cagione che della Vergine incarnasse il Redentore.
    Nella predella ancora sono alcune storiette bellissime. Ma sopra tutte
10   le cose che fece, fra' Giovanni avanzò se stesso e mostrò la somma vir-
    tù sua e l'intelligenza dell'arte in una tavola che è nella medesima
    chiesa allato alla porta entrando a man manca, nella quale Gesù
    Cristo incorona Nostra Donna in mezzo a un coro d'Angeli et in-
    fra una multitudine infinita di Santi e Sante, tanti in numero, tanto
15   ben fatti e con sì varie attitudini e diverse arie di teste che incredibile
    piacere e dolcezza si sente in guardarle, anzi pare che que' spiriti
    beati non possino essere in cielo altrimente, o per meglio dire, se aves-
    sero corpo, non potrebbono; perciò che tutti i Santi e le Sante che vi
    sono non solo sono vivi e con arie delicate e dolci, ma tutto il colorito
20   di quell'opera par che sia di mano d'un santo o d'un angelo, come
    sono: onde a gran ragione fu sempre chiamato questo dabèn religio-
    so frate Giovanni Angelico. Nella predella poi, le storie che vi sono
    della Nostra Donna e di S. Domenico sono in quel genere divine;
    et io per me posso con verità affermare che non veggio mai questa ope-
25   ra che non mi paia cosa nuova, né me ne parto mai sazio.
    Nella capella similmente della Nunziata di Firenze, che fece fare
    Piero di Cosimo de' Medici, dipinse i sportelli dell'armario dove
    stanno l'argenterie di figure piccole, condotte con molta diligenza.
    Lavorò tante cose questo padre, che sono per le case de' cittadini di
30   Firenze, che io resto qualche volta maravigliato come tanto e tanto
    bene potesse, eziandio in molti anni, condurre perfettamente un uo-
    mo solo. Il molto reverendo don Vincenzio Borghini, spedalingo
    degl'Innocenti, ha di mano di questo padre una Nostra Donna pic-
    cola bellissima; e Bartolomeo Gondi, amatore di questi arti al pari
35   di qualsivoglia altro gentiluomo, ha un quadro grande, un piccolo
    et una croce di mano del medesimo. Le pitture ancora che sono nel-
    l'arco sopra la porta di S. Domenico, sono del medesimo; et in
    S. Trinita una tavola della sagrestia dove è un Deposto di croce, nel
    quale mise tanta diligenza che si può fra le migliori cose che mai
40   facesse annoverare. In S. Francesco fuor della Porta a S. Miniato
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