Volume 3

Edizione Giuntina
    oltre ciò, alcune storie del Testamento Vecchio, cioè la creazione de'
    primi parenti et il mangiar del pomo vietato, dove nella figura della
    femmina si vede un'aria nel viso sì bella, et una grazia e attitudine
    della persona tanto reverente verso Adamo nel porgergli il pomo, che
5   non pare ch'e' possa ricusarlo; senza il rimanente dell'opera,
    che è tutta piena di bellissime considerazioni e adornata di bellissimi
    fanciulletti et altri ornamenti di leoni e di lupe, insegne della città,
    condotti tutti da Iacopo con amore, pratica e giudizio in ispazio di
    dodici anni. Sono di sua mano similmente tre storie bellissime di
10   bronzo della vita di San Giovanbattista, di mezzo rilievo, le quali
    sono intorno al battesimo di San Giovanni, sotto il Duomo; et alcune
    figure ancora tonde e pur di bronzo, alte un braccio, che sono fra l'una
    e l'altra delle dette istorie: le quali sono veramente belle e degne di
    lode.
15   Per queste opere adunque come eccellente, e per la bontà della
    vita come costumato, meritò Iacopo essere dalla Signoria di Siena
    fatto cavaliere, e poco dopo operaio del Duomo. Il quale uffizio
    esercitò di maniera che né prima né poi fu quell'Opera meglio go-
    vernata, avendo egli in quel Duomo - se bene non visse, poi che ebbe
20   cotal carico avuto, se non tre anni - fatto molti acconcimi utili et ono-
    revoli. E se bene Iacopo fu solamente scultore, disegnò nondimeno
    ragionevolmente, come ne dimostrano alcune carte da lui disegnate
    che sono nel nostro libro, le quali paiono più tosto di mano d'un
    miniatore che d'uno scultore. Et il ritratto suo, fatto come quello che
25   di sopra si vede, ho avuto da maestro Domenico Beccafumi pittore
    sanese, il quale mi ha assai cose raccontato della virtù, bontà e gentilezza
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Edizione Torrentiniana
    maniera nelle arie loro, con istorie del Testamento Vecchio: cioè la crea-
    zione d'Adamo e d'Eva, il lor peccar nel pomo, dove egli fece alla femmi-
    na una aria nel viso sì bella e di tanta benigna grazia et una attitudine
30   della persona tanto dolce verso di Adamo nel porgergli il pomo, che e' pare
    al tutto impossibile che e' lo possa mai recusare; senzaché tutta l'opera è
    piena di bellissime considerazioni, con infiniti altri ornamenti, tutti dalla
    dilicata mano di Iacopo con amore e con grandissima pratica condotti a
    perfezzione. La quale opera fu cagione che dalla Signoria della città
35   predetta fu fatto cavaliere, et in breve spazio divenne operaio publico
    del Duomo di Siena e sopra tutte le cose della spesa di quella fabbrica.
    E così in quello ufficio tre anni visse con molta grazia di quella città, e
    fu utilissimo per quel tempio e per quella fabbrica, la quale non fu mai
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