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in fresco l'armi che lustrano, merita lode grandissima, non me- |
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no che per aver fatto nell'altra faccia, dove è la fuga e la sommersione |
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di Massenzio, un gruppo di cavagli in iscorcio, così maravigliosa- |
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mente condotti che rispetto a que' tempi si possono chiamare troppo |
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begli e troppo eccellenti. Fece in questa medesima storia uno mezzo |
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ignudo e mezzo vestito alla saracina sopra un cavallo secco, molto |
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ben ritrovato di notomia, poco nota nell'età sua. Onde meritò per |
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questa opera da Luigi Bacci - il quale, insieme con Carlo et altri suoi |
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fratelli e molti Aretini che fiorivano allora nelle lettere, quivi intorno |
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alla decol[l]azione d'un re ritrasse - essere largamente premiato e di |
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essere, sì come fu poi, sempre amato e reverito in quella città, la quale |
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aveva con l'opere sue tanto illustrata. Fece anco nel Vescovado di |
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detta città una S. Maria Madalena a fresco, allato alla porta della sa- |
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grestia; e nella Compagnia della Nunziata fece il segno da portare a |
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processione; a S. Maria delle Grazie fuor della terra, in testa d'un |
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chiostro, in una sedia tirata in prospettiva un S. Donato in ponti- |
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ficale con certi putti; et in S. Bernardo ai Monaci di Monte Oliveto |
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un S. Vincenzio in una nicchia alta nel muro, che è molto dagl'arte- |
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fici stimato. A Sargiano, luogo de' Frati Zoccolanti di S. Francesco |