| 20 |
|
le mani in su la vanga, sta con tanta prontezza a udire parlare Santa |
| |
|
Lena mentre le tre croci si disotterrano, che e' non è possibile migliorarlo; |
| |
|
il morto ancora, che al toccare della croce risuscita, e la letizia di Santa |
| |
|
Lena, con la maraviglia de' circunstanti che si inginocchiano ad adorare. |
| |
|
Ma sopra ogn'altra considerazione e di ingegno e di arte è lo avere |
| 25 |
|
dipinto la notte et uno Angelo in iscorto, che venendo a capo a lo ingiù |
| |
|
a portare il segno della vittoria a Gostantino che dorme in un padiglione |
| |
|
guardato da un cameriere e da alcuni armati oscurati dalle tenebre |
| |
|
della notte, con la stessa luce sua illumina il padiglione, gli armati e |
| |
|
tutti i dintorni con grandissima discrezione: per che Pietro fa conoscere |
| 30 |
|
in questa oscurità quanto importi lo imitare le cose vere, e lo andarle |
| |
|
togliendo dal proprio; il che avendo egli fatto benissimo, ha dato ca- |
| |
|
gione a' moderni di seguitarlo e di venire a quel grado sommo dove |
| |
|
si veggono oggi le cose. In questa medesima istoria espresse egli efficace- |
| |
|
mente in una battaglia grandissima la paura, l'animosità, la destrezza, la |
| 35 |
|
forza, gli affetti e gli accidenti eccellentemente considerati in coloro che |
| |
|
combattono, con una strage quasi incredibile di feriti, di cascati e di |
| |
|
morti: ne' quali per aver Pietro contraffatto in fresco l'armi che lustrano, |
| |
|
merita giustamente lode grandissima, sì come e' la merita ancora per |