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principe di Salerno, Francesco Carmignuola, Giovanni Vitel- |
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lesco, Bessarione cardinale, Francesco Spinola, Battista da Canneto; |
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i quali tutti ritratti furono dati al Giovio da Giulio Romano disce- |
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polo et erede di Raffaello da Urbino, e dal Giovio posti nel suo mu- |
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seo a Como. In Milano, sopra la porta di S. Sepolcro, ho veduto un |
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Cristo morto di mano del medesimo fatto in iscorto, nel quale, an- |
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cora che tutta la pittura non sia più che un braccio d'altezza, si di- |
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mostra tutta la lunghezza dell'impossibile fatta con facilità e con |
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giudizio. Sono ancora di sua mano in detta città in casa del mar- |
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chesino Ostanesia camere e logge, con molte cose lavorate da lui con |
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pratica e grandissima forza negli scórti delle figure. E fuori di Porta |
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Versellina, vicino al castello, dipinse a certe stalle oggi rovinate e gua- |
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ste alcuni servidori che streg[g]hiavano cavalli, fra i quali n'era uno |
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tanto vivo e tanto ben fatto, che un altro cavallo, tenendolo per vero, |
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gli tirò molte coppie di calci. |
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Ma tornando a Piero della Francesca, finita in Roma l'opera sua |
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se ne tornò al Borgo, essendo morta la madre; e nella Pieve fece a |
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fresco dentro alla porta del mezzo due Santi, che sono tenuti cosa |