|
|
è certo cosa stupenda, avendo in quello sottilmente tirato ogni mi- |
|
|
nuzia, e fatto scortare il girare di tutti que' circoli con molta grazia. |
|
|
Laonde acquistato che si ebbe in quella corte credito e nome, volle |
|
|
farsi conoscere in altri luoghi; onde andato a Pesero et Ancona, in |
5 |
|
sul più bello del lavorare fu dal duca Borso chiamato a Ferrara, |
|
|
dove nel palazzo dipinse molte camere, che poi furono rovinate dal |
|
|
duca Ercole vecchio per ridurre il palazzo alla moderna; di maniera |
|
|
che in quella città non è rimaso di man di Piero se non una capella in |
|
|
S. Agostino, lavorata in fresco, et anco quella è dalla umidità mal- |
10 |
|
condotta. Dopo, essendo condotto a Roma, per papa Nicola Quinto |
|
|
lavorò in palazzo due storie nelle camere di sopra a concorrenza |
|
|
di Bramante da Milano, le quali forono similmente gettate per terra |
|
|
da papa Giulio Secondo perché Raffaello da Urbino vi dipignesse la |
|
|
prigionia di S. Piero et il miracolo del Corporale di Bolsena, insieme |
15 |
|
con alcune altre che aveva dipinte Bramantino, pittore ecc[ellente] |
|
|
de' tempi suoi. E perché di costui non posso scrivere la vita né l'opere |
|
|
particulari per essere andate male, non mi parrà fatica, poi che viene |
|
|
a proposito, far memoria di costui, il quale nelle dette opere che fu- |
|
|
rono gettate per terra aveva fatto, secondo che ho sentito ragionare, |
20 |
|
alcune teste di naturale sì belle e sì ben condotte che la sola parola |
|
|
mancava a dar loro la vita. Delle quali teste ne sono assai venute in |
|
|
luce, perché Raffaello da Urbino le fece ritrare per aver l'ef- |
|
|
figie di coloro, che tutti furono gran personaggi; perché fra essi era |
|
|
Niccolò Fortebraccio, Carlo Settimo re di Francia, Antonio Colonna |