Volume 3

Edizione Giuntina
    frontespizio che è sopra la porta di quella chiesa, la quale va alla
    Nunziata; dove egli fece in una mandorla la Madonna, la quale da un
    coro d'Angeli è portata, sonando eglino e cantando, in cielo, con le
    più belle movenze e con le più belle attitudini - vedendosi che hanno
5   moto e fierezza nel volare - che fussero insino allora state fatte mai.
    Similmente la Madonna è vestita con tanta grazia et onestà che non
    si può immaginare meglio, essendo il girare delle pieghe molto bello
    e morbido, e vedendosi ne' lembi de' panni che e' vanno accompa-
    gnando l'ignudo di quella figura, che scuopre coprendo ogni svoltare
10   di membra; sotto la quale Madonna è un San Tommaso che riceve la
    Cintola. Insomma questa opera fu condotta in quattro anni da Iacopo
    con tutta quella maggior perfezione che a lui fu possibile, perciò che
    oltre al disiderio che aveva naturalmente di far bene, la concorrenza
    di Donato, di Filippo e di Lorenzo di Bartolo, de' quali già si vede-
15   vano alcune opere molto lodate, lo sforzarono anco davantaggio a
    fare quello che fece; il che fu tanto, che anco oggi è dai moderni
    artefici guardata questa opera come cosa rarissima. Dall'altra banda
    della Madonna, dirimpetto a San Tomaso, fece Iacopo un orso che
    monta in sur un pero: sopra il quale capriccio come si disse allora
20   molte cose, così se ne potrebbe anco da noi dire alcune altre, ma le
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Edizione Torrentiniana
    in Fiorenza, e sopra la porta del fianco di Santa Maria del Fiore,
    che va a la Nunziata, fece di marmo una Assunta; la quale con tanta
    grazia e con tanta bontà a fine condusse che oggi quella opera è guardata
    dagli artefici nostri per cosa maravigliosa, et in ogni età il medesimo
25   sempre è stata tenuta. Veggonsi le movenzie delle sue figure con una
    grazia e con una bontà espresse, e le pieghe de' panni suoi con bel-
    lissimo andare di falde e maestrevole circondar d'ignudo, a perfetta fine
    mirabilissimamente condotte. Figurò in tale opra Iacopo un San Tomaso
    che la Cintola piglia, e dall'altra banda fece uno orso che monta su un
30   pero, del significato del quale, perché variamente sentono gli uomini,
    dirò sicuramente io ancora una mia opinione, lasciandone tuttavolta il
    giudizio libero a chi sa trarne miglior costrutto. Pare a me che e' volesse
    intendere che il Diavolo, significato per l'orso, ancora che egli salga nelle
    cime degli alberi, cioè a la altezza di qualsivoglia Santo, perché in
35   ciascuno truova qualche cosa del suo, non riconosce nientedimanco in
    questa Vergine gloriosissima né vestigio né segno alcuno dove egli abbia
    punto che fare; e però, ancora che inalberato, si rimane giù basso, dove
    ella ascende sopra le stelle. E chi di questo non si contenta, contentisi almeno
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