Volume 3

Edizione Giuntina
    rilievo, per la fede da lei portata al marito. La qual cassa, partito o
    più tosto cacciato che fu Paulo l'anno 1429 di Lucca, e che la città
    rimase libera, fu levata di quel luogo, e per l'odio che alla memoria
    del Guinigio portavano i Lucchesi, quasi del tutto rovinata. Pure, la
5   reverenza che portarono alla bellezza della figura e di tanti ornamenti
    gli ratenne, e fu cagione che poco appresso la cassa e la figura furono
    con diligenza all'entrata della porta della sagrestia collocate, dove al
    presente sono, e la capella del Guinigio fatta della comunità.
    Iacopo intanto, avendo inteso che in Fiorenza l'Arte de' Mercatanti
10   di Calimara voleva dare a far di bronzo una delle porte del tempio di
    S. Giovanni, dove aveva la prima lavorato, come si è detto, Andrea
    Pisano, se n'era venuto a Fiorenza per farsi conoscere, atteso massi-
    mamente che cotale lavoro si doveva allogare a chi nel fare una di
    quelle storie di bronzo avesse dato di sé e della virtù sua miglior sag-
15   gio. Venuto dunque a Fiorenza, fece non pur il modello, ma diede
    finita del tutto e pulita una molto ben condotta storia, la quale piacque
    tanto, che se non avesse avuto per concorrenti gli eccellentissimi Do-
    natello e Filippo Brunelleschi - i quali in verità nei loro saggi lo su-
    perarono -, sarebbe tócco a lui a far quel lavoro di tanta importanza.
20   Ma essendo andata la bisogna altramente, egli se n'andò a Bo-
    logna, dove col favore di Giovanni Bentivogli gli fu dato a fare di
    marmo dagl'Operai di San Petronio la porta principale di quella
    chiesa, la quale egli seguitò di lavorare d'ordine tedesco per non
    alterare il modo che già era stato cominciato, riempiendo, dove man-
25   cava, l'ordine de' pilastri - che reggono la cornice e l'arco - di storie
    lavorate con infinito amore nello spazio di dodici anni che egli mise in
    quell'opera, dove fece di sua mano tutti i fogliami e l'ornamento di
    detta porta con quella maggiore diligenza e studio che gli fu pos-
    sibile. Nei pilastri che reggono l'architrave, la cornice e l'arco sono
30   cinque storie per pilastro, e cinque nell'architrave, che in tutto son
    quindici. Nelle quali tutte intagliò di basso rilievo istorie del Testa-
    mento Vecchio, cioè da che Dio creò l'uomo insino al Diluvio e l'arca
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Edizione Torrentiniana
    nel medesimo sasso un cane di tondo rilievo, per la fede portata al marito.
    Transferissi poi a Bologna, dove gli fu allogato dagli Operai di San
35   Petronio la porta principale di quel tempio, di marmo a figure e storie
    e fogliami lavorata; nella quale, ne' pilastri che reggono la cornice e
    l'arco, sono cinque storie per pilastro, le quali condusse di basso rilievo;
    e nello a[r]chitrave ne fece altre cinque, le quali furono e sono tenute cosa
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