Volume 3

Edizione Giuntina
    e particularmente un S. Giovanni tutto tondo di
    marmo finito da lui, di tre braccia d'altezza, cosa rarissima, oggi in
    casa gli eredi di Ruberto Martelli; del quale fu fatto un fideicommis-
    so che né impegnare né vendere né donare si potesse senza gran pre-
5   giudizio, per testimonio e fede delle carezze usate da loro a Donato,
    e da esso a loro, in riconoscimento de la virtù sua, la quale per la pro-
    tezzione e per il comodo avuto da loro aveva imparata. Fece
    ancora, e fu mandata a Napoli, una sepoltura di marmo per uno arci-
    vescovo, che è in S. Angelo di Seggio di Nido, nella quale son tre
10   figure tonde che la cassa del morto con la testa sostengono, e nel
    corpo della cassa è una storia di basso rilievo sì bella che infinite
    lode se le convengono. Et in casa del conte di Matalone, nella città
    medesima, è una testa di cavallo di mano di Donato tanto bella che
    molti la credono antica. Lavorò nel castello di Prato il pergamo di
15   marmo dove si mostra la Cintola, nello spartimento del quale un ballo
    di fanciulli intagliò, sì belli e sì mirabili che si può dire che non meno
    mostrasse la perfezzione dell'arte in questo che e' si facesse nelle altre
    cose. Di più fece per reggimento di detta opera due capitelli di
    bronzo, uno dei quali vi è ancora, e l'altro dagli Spagnuoli, che quella
20   terra misero a sacco, fu portato via.
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Edizione Torrentiniana
    servitù e dell'amore ch'a tal famiglia portava, donate liberalissimamente;
    e particularmente un San Giovanni tutto tondo di marmo finito da lui,
    di tre braccia d'altezza, cosa rarissima, oggi in casa gli eredi di Ruberto
    Martelli, da esso in presente ricevuto; del quale fu fatto un fideicom-
25   misso che né impegnare né vendere né donare si potesse senza gran pregiu-
    dicio, per testimonio e fede delle carezze usate da loro a Donato, e da esso
    a loro, in riconoscimento de la virtù sua, la quale, per la protezzione e per
    il comodo avuto da loro aveva imparata. Fece ancora a Napoli una sepol-
    tura di marmo per uno arcivescovo - da Fiorenza mandatavi per acqua
30   posta in Santo Angelo di Seggio di Nido, nella quale son tre figure tonde
    che la cassa del morto con la testa reggono, e nel corpo della cassa una
    storia di basso rilievo sì maravigliosa che infinite lode se le convengono.
    Lavorò nel castello di Prato il pergamo di marmo dove si mostra la
    Cintola, nello spartimento del quale un ballo di fanciulli intagliò, sì belli
35   e sì mirabili che si può dire che non meno mostrasse la perfezzione
    dell'arte in questo che e' si facesse nelle altre cose. Di più fece per reg-
    gimento di detta opera due capitelli di bronzo, uno dei quali vi è ancora,
    e l'altro dagli Spagnuoli, che quella terra misero a sacco, fu portato via.
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