Volume 3

Edizione Giuntina
    per mez[z]o di Cosimo tale opra gli fu allogata. Finitala adunque,
    volendo il mercante sodisfarlo, gli parve che Donato troppo ne chie-
    desse; per che fu rimesso in Cosimo il mercato, il quale, fattala por-
    tare in sul cortile disopra di quel palazzo, la fece porre fra i merli
5   che guardano sopra la strada, perché meglio si vedesse. Cosimo dun-
    que, volendo accomodare la differenza, trovò il mercante molto lon-
    tano da la chiesta di Donato; per che, voltatosi, disse ch'era troppo
    poco. Laonde il mercante, parendogli troppo, diceva che in un mese
    o poco più lavorata l'aveva Donato, e che gli toccava più d'un mez[z]o
10   fiorino per giorno. Si volse allora Donato con collera, parendogli
    d'essere offeso troppo, e disse al mercante che in un centesimo d'ora
    averebbe saputo guastare la fatica e 'l valore d'uno anno: e dato d'ur-
    to alla testa, sùbito su la strada la fece ruinare, della quale se ne fêr
    molti pezzi, dicendogli ch'e' ben mostrava d'essere uso a mercatar fa-
15   giuoli e non statue. Per che egli pentitosi, gli volle dare il doppio più
    perché la rifacesse, e Donato non volle per sue promesse né per prie-
    ghi di Cosimo rifarla già mai.
    Sono nelle case de' Martelli dimolte storie di marmo e di bronzo,
    et infra gli altri un David di braccia tre, e molte altre cose da lui,
20   in fede della servitù e dell'amore ch'a tal famiglia portava, donate liberalissimamente;
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Edizione Torrentiniana
    e che per mez[z]o di Cosimo tale opra gli fu allogata. Finitala adunque,
    volendo il mercante sodisfarlo, gli parve che Donato troppo ne chiedesse;
    per che fu rimesso in Cosimo il mercato; e fatta portare in sul cortile di-
    sopra ch'è in detta casa, e' fu posata fra ' merli che voltano su la strada,
25   acciò che meglio veder la potessino. Cosmo, volendo accomodare la dif-
    ferenza, trovò il mercante molto lontano da la chiesta di Donato; per che,
    voltatosi, disse ch'era troppo poco. Laonde il mercante, parendogli
    troppo, diceva che in un mese o poco più lavorata l'aveva Donato, e che
    gli toccava più d'un mez[z]o fiorino per giorno. Si volse allora Donato
30   con collera, parendogli d'essere offeso troppo, e disse al mercante che
    in un centesimo d'ora averebbe saputo guastare la fatica e 'l valore d'uno
    anno: e dato d'urto alla testa, sùbito su la strada la fece ruinare, della
    quale se ne fêr molti pezzi, dicendogli ch'e' ben mostrava d'essere uso a
    mercatar fagiuoli e non statue. Per che egli pentitosi, gli volle dare il
35   doppio più perché la rifacesse, e Donato non volse per sue promesse né
    per prieghi di Cosimo rifarla già mai.
    Sono nelle case de' Martelli dimolte storie di marmi e di bronzi, infra
    gli altri un David di braccia tre, et infinite cose da lui, in fede della
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