Volume 3

Edizione Giuntina
    [San Michele in detto] oratorio lavorò di marmo e con l'ordine antico
    detto corintio, fuori d'ogni maniera todesca, il tabernacolo per la
    Mercatantia per collocare in esso due statue; le quali non volle fare
    perché non fu d'accordo del prezzo. Queste figure dopo la morte sua
5   fece di bronzo, come si dirà, Andrea del Verroc[c]hio.
    Lavorò di marmo nella facciata dinanzi del campanile di S. Maria
    del Fiore quattro figure di braccia cinque, delle quali due ritratte dal
    naturale sono nel me[z]zo: l'una è Francesco Soderini giovane, e l'al-
    tra Giovanni di Barduccio Cherichini, oggi nominato il Zuccone. La
10   quale per essere tenuta cosa rarissima e bella quanto nessuna che fa-
    cesse mai, soleva Donato quando voleva giurare, sì che si gli credesse,
    dire: «Alla fé ch'io porto al mio Zuccone»; e mentre che lo lavorava,
    guardandolo tuttavia gli diceva: «Favella, favella, che ti venga il caca-
    sangue!». E da la parte di verso la canonica, sopra la porta del campa-
15   nile, fece uno Abraam che vuol sacrificare Isaac, et un altro Profeta, le
    quali figure furono poste in mez[z]o a due altre statue. Fece per la Si-
    gnoria di quella città un getto di metallo che fu locato in piazza in uno
    arco della loggia loro, et è Giudit che ad Oloferne taglia la testa, opera
    di grande eccellenza e magisterio; la quale a chi considera la semplici-
20   tà del difuori nell'abito e nello aspetto di Giudit, manifestamente
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Edizione Torrentiniana
    l'ordine antico detto corintio, fuori d'ogni maniera todesca, il tabernacolo
    per l'Arte della Mercatantia per collocare in esso due statue; le quali
    non volse fare perché non fu d'accordo del prezzo. Queste figure dopo la
    morte sua fece di bronzo Andrea del Verrocchio.
25   Lavorò di marmo nella facciata dinanzi del campanile di Santa Maria
    del Fiore quattro figure di braccia cinque, delle quali due ritratte dal na-
    turale sono nel mez[z]o: l'una è Francesco Soderini giovane, e l'altra
    Giovanni di Barduccio Cherichini, oggi nominato il Zuccone; la quale per
    essere tenuta cosa rarissima e bella quanto nessuna che facesse mai, soleva
30   Donato quando voleva giurare, sì che si gli credesse, dire: «Alla fé
    ch'io porto al mio Zuccone»; e mentre che lo lavorava guardandolo tutta-
    via, gli diceva: «Favella, favella, che ti venga il cacasangue!» E da la
    parte di verso la canonica, sopra la porta del campanile, fece uno Abraam
    che vuole sacrificare Isaac, et un altro Profeta, le quali figure furono poste
35   in mez[z]o a due altre statue. Fuse per la Signoria di quella città un getto
    di metallo che fu locato in piazza in uno arco della loggia loro, et è Giudit
    che ad Oloferne taglia la testa, opera di grande eccellenzia e di magi-
    sterio; la quale a chi considererà la semplicità del difuori nello abito e nello
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